Pagliara – Dall’ex sindaco Domenico Prestipino riceviamo: “Apprendo in questi giorni che in un articolo pubblicato dalla Gazzetta Jonica sarei stato io, Prestipino Domenico Santi, a denunciare l’ex Sindaco di Pagliara sig. Di Bella Santi e che lo avrei accusato di avere distrutto dei documenti del Comune di Pagliara buttandoli nei cassonetti della spazzatura (e che il giudice lo abbia assolto). In proposito tengo a precisare quanto segue:
I) Io non ho denunciato il sig. Di Bella Santi
Quale Sindaco in carica, avendo appreso da diversi soggetti che nel cassonetto della spazzatura vicino al municipio erano stati depositati atti del comune, essendo mio dovere di pubblico ufficiale, ho chiamato il Maresciallo dei Carabinieri di Mandanici ma senza fare alcun nome di chi poteva essere stato l’autore di tale atto; anche perché IO NON AVEVO VISTO NESSUNO ma, come detto, avevo ricevuto diverse segnalazioni da parte di più cittadini. Preciso che io, sia nel privato che nella mia veste di amministratore, non ho mai perseguitato nessuno, men che mai il Di Bella.
II) Anche la ricostruzione dei fatti, per come sono stati descritti nell’articolo, è errata.
Secondo le indicazioni del Maresciallo dei C.C. ho chiamando i Vigili Urbani che hanno sigillato i sacchi pieni dei documenti buttati nei contenitori della spazzatura accanto alla Casa Comunale, che l’indomani sono stati consegnati ai Carabinieri. Dalle conseguenti indagini, condotte dai Carabinieri per conto della Procura della Repubblica di Messina, è emerso che quei sacchi di carte, strappate, rinvenuti nei bidoni della spazzatura erano stati riposti dall’ex Sindaco Di Bella aiutato dall’Ass. Riparare e dal Vice Sindaco Loredana Spadaro, come da loro stessa ammissione. Solo una piccola parte, circa 40 elementi della documentazione rinvenuta, essendo stata tutta strappata, è stata al tempo ricomposta e non si trattava assolutamente di appunti di cose appartenenti al Di Della. Vi erano ricompresi atti del Comune, destinati al Comune e già acquisiti, fatture da liquidare, atti extragiudiziali, richieste di cittadini, accertamenti dell’Ufficio tecnico, in attesa di disposizioni da parte del Sindaco, corrispondenza con i vari enti, in particolare con l’Ato4, per buona parte in originale. Senza volere commentare la sentenza che ha assolto il sig. Di Bella, anche perché ad oggi non si conoscono le motivazioni, resta il fatto che a mio avviso è quantomeno anomalo che un soggetto, dopo aver perso le elezioni, il giorno della proclamazione del nuovo Sindaco si chiuda nella stanza del Sindaco, di mattina presto, ed emette dei provvedimenti amministrativi, quali: concessioni di licenze a dipendenti, nomina di un segretario supplente che dovrebbe essere prerogativa del Sindaco entrante e poi esegue una operazione “ripulistica” e coadiuvato dai suoi ex componenti la Giunta butta tutte quelle carte nella spazzatura. Poiché questi sono certamente i fatti, per ammissione degli stessi interessati, può pure essere che questi non abbiano rilevanza penale, ma lasciano spazi a degli interrogativi: SONO FATTI NORMALI? SUL PIANO ETICO, POLITICO SONO ACCETTABILI?
Io ritengo che chi amministra deve muoversi all’interno delle regole e rispettarle, non è a casa propria dove stabilisce lui come gestire una famiglia. Se vi è la necessità di distruggere delle carte in possesso del Comune, anche se ormai prive della loro funzione, vi sono delle procedure da rispettare e di sicuro per le carte rinvenute l’8 di maggio 2012 nei bidoni della spazzatura quelle procedure non sono state rispettate, né tantomeno, ripeto, trattavasi di appunti di proprietà del Di Bella”.
Pagliara 20.02.2019
f.to Prestipino Domenico Santi