CASALVECCHIO – Gallodoro, Casalvecchio, Nizza Sicilia e Scaletta Zanclea sarebbero i quattro comuni della Riviera Jonica in dissesto. Lo certifica una nota dell’Anci che precisa come in Sicilia siano n difficoltà 62 Comuni, il 15,9 per cento sul totale. In provincia di Messina sono 18, secondo i dati forniti aggiornati al 5 luglio 2018. Però da Casalvecchio Siculo arriva la smentita. Nessub dissesto o pre dissessto. “Non mi risulta – dice il sindaco Marco Saetti – abbiamo in questi hanno risanato le casse del comune pagando una montagna di debiti che avevamo ereditato, siamo in regola con il pagamento delle rate dei mutui, non abbiamo mai saltato gli stipendi ai nostri dipendenti. Non capisco da dove l’Anci abbia ricavato questi dati. Noi siamo in regola”.
Cade dalle nuvole il sindaco di Nizza di Sicilia, Piero Briguglio, il quale si dice sorpreso:”Siamo in regola, abbiamo 7 parametri su 10 inn ordine, abbiamo i bilanci approvati, non capisco da cosa sia data questa notizia”. Insomma anche Nizza di Sicilia non è in dissesto, come Casalvecchio.
Scaletta Zanclea è invece in disseto. “Dal 20 giugno 2015”, precisa il sindaco Gianfranco Moschella.
In Italia ci sono 317 Comuni, uno su 25, che hanno le casse in dissesto oppure stanno ricorrendo alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale. Il dato è fornito dall’Anci che però, come abbiamo visto, presenta qualche discrepanza.
Il dissesto si verifica quando l’ente locale non riesce a garantire l’ordinaria amministrazione né i servizi indispensabili alla cittadinanza. Il piano di riequlibrio è. Invece, la procedura che il Comune può adottare prima di andare in default. Ad adottare questa procedura l’anno scorso è stato il Comune di Sant’Alessio Siculo.