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Palermo, incontro dei sindaci peloritani con l’assessore all’Energia Pierobon, ma la questione E.A.S non si sblocca

La questione E.A.S. (Ente Acquedotti Siciliani), anche se con notevole ritardo, approda al tavolo dell’Assessore regionale dell’Energia e dei Servizi di pubblica utilità, Alberto Pierobon, ma rimangono lontani i margini di una soluzione. Infatti, il recente incontro palermitano tra i sindaci di alcuni comuni della Provincia di Messina (Casalvecchio, Savoca, Furnari, Cesarò, San Teodoro e Mazzarrà S.Andrea), approvvigionati dall’E.A.S. (Ente in liquidazione) con il massimo responsabile del dipartimento Energia regionale, non ha fatto palesare dei passi avanti, in quanto la legge regionale n.16 dell’11 agosto 2017 e la L.r. dell’8 maggio 2018, n.8, che avrebbero dovuto determinare la “presa in carico delle reti e degli impianti ex E.A.S.” da parte dei Comuni, si stanno rivelando prive di efficacia non solo sotto il profilo della procedura ( il Tar ha concesso la sospensiva alle municipalità che hanno presentato ricorso, tra questi Casalvecchio, Savoca e Forza d’Agrò), ma anche dal punto di vista dell’entrata in possesso degli stessi impianti. Difatti i Comuni che hanno preso in carico gli acquedotti ex E.A.S. (Furnari, Cesarò e San Teodoro), sono bloccati con un notevole dispendio di risorse, in quanto non possono attuare un piano tariffario del canone annuale che spetta All’Ati (Ambito territoriale idrico) mai entrato in funzione.
All’incontro palermitano, i comuni di Casalvecchio e Savoca, presenti, rispettivamente, con il primo cittadino Marco Saetti e con il vice sindaco. Giuseppe Trimarchi, hanno ribadito, ancora una volta, all’Assessore regionale all’Energia, Pierobon ed al suo entourage, che le normative regionali inerente le “prese in carico delle reti idriche ex E.A.S. “ sono incostituzionali, mentre i Comuni continuano a non avere risposte in merito alle centinaia di migliaia di euro di crediti vantati nei confronti dell’Ente acquedotti siciliani, riguardo ai numerosi anni della manutenzione delle fatiscenti condotte idriche interne e del canone della rete fognaria. L’Assessore regionale all’Energia e dei Servizi di pubblica utilità, Alberto Pierobon , si è preso qualche settimana di tempo per vedere se ci sono dei margini per una soluzione del delicato problema.
I sindaci, forte anche della sospensiva ottenuta dal Tar di Catania e consci dei tanti problemi cui andrebbero incontro con le prese in carico delle ormai fatiscenti ed obsoleti reti idriche, attendono dalla Regione delle soluzioni concrete e, soprattutto, il pagamento dei numerosi interventi effettuati sulle reti idriche ed il relativo canone fognario incassato dall’E.A.S. .

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