“Un pellegrinaggio sull’autostrada”. È questa la provocazione lanciata da don Ettore Sentimentale, parroco del Santuario Madonna del Carmelo di S. Teresa di Riva, durante l’omelia per l’ottava di Angelo Spadaro, il poliziotto morto la sera del 15 gennaio scorso.
L’Agente della stradale, mentre era in servizio sull’A18 Messina-Catania, per impedire altri incidenti con il tir rimasto bloccato al centro della carreggiata, segnalava il pericolo ai veicoli in transito. In questa circostanza Angelo Spataro è stato travolto da un mezzo pesante in arrivo che ha sbandato, molto probabilmente, a causa di olio presente sul manto stradale. Nello stesso incidente altre due persone hanno perso la vita.
Don Ettore non le manda a dire. Il parroco santateresino ha definito le vittime dell’A18 dei martiri, ed è giusto fare un pellegrinaggio.
Tante persone hanno perso la vita su quella che ormai viene chiamata da tutti l’autostrada della morte. Santa Teresa di Riva piange un altro figlio, morto il 31 luglio 2006, nei pressi di Giarre, Antonio Stracuzzi, 29 anni. Il giovane santateresino venne travolto da un tir mentre si apprestava a rimorchiare con il carro attrezzi una vettura rimasta in panne. Anche la comunità casalvetina piange Santino Rigano, ispettore dell’Anas, travolto da un’autovettura, durante le operazioni di rilevo di un incidente. A perdere la vita sull’A18 pure l’antillese Carmelo Smirodo, cui è stato intitolato il campo di calcio del centro collinare, nel tentativo di dare soccorso in un incidente stradale.