La terra trema a Catania e provincia. Una scossa di terremota violenta di magnitudo 4.8 ha avuto il suo epicentro a 2 km a nord di Viagrande, ed è stata avvertita alle 3.18 dalla popolazione Il sisma ha provocato il crollo di calcinacci e di una statua della Madonna del campanile della chiesa del Sacro Cuore a Santa Venerina.
Lesioni in abitazioni si segnalano nell’Acese nella zona di Lavinaio e a Santa Maria La Scala, frazione marinara nella Timpa di Acireale. Danni pure alla rete autostradale. La scossa ha provocato un abbassamento a circa sei centimentri del manto stradale in prossimità dell’uscita di Acireale direzione Messina – Catania, mentre più lieve il disallineamento nella corsia opposto. I mezzi provenienti da Messina e in viaggio per Catania attualmente sono costretti ad uscire ad Acireale e rientrarvi sempre dallo stesso casello. Dieci i feriti.
Nelle zone colpite dallo sciame sismico al lavoro squadre di vigili del fuoco, carabinieri, polizia locale e altre forze dell’ordine, oltre che volontari e personale del 118, delle protezioni civili comunali e del Cas.
“La macchina regionale si è subito attivata, ma c’è comunque la necessità di stare allerta per il protrarsi dell’attività sismica e, in ogni caso, pronti a ogni eventualità. La Regione, alla fine della riunione in corso in prefettura, coordinerà un tavolo per valutare l’ospitalità alberghiera e in altre strutture degli sfollati e nel contempo sta approvvigionando cento tende da campeggio per eventuali necessità. Dieci dei feriti in ospedale sono ricoverati in codice giallo. La più grave è una signora di oltre ottant’anni, con una frattura più significativa. Allo stato, però, nessuno è in pericolo di vita».
Lo dichiara, in una nota, il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, a seguito del terremoto di magnitudo 4.8, avvenuto alle 3.19, con epicentro tra Viagrande e Trecastagni.