FURCI SICULO – Nel programma triennale delle opera pubbliche, approvato avantieri dal consiglio comunale, tre sono stati i progetti più significativi. Questo perché i pericoli maggiori, per possibili esondazioni, provengono dai torrenti Savoca (che scorre tra S.Teresa e Furci) e il Pagliara (tra Roccalumera Furci) e dal mare Jonio, spesso minaccioso, tanto da allegare nelle giornate di tempesta, il lungomare e i garage ubicati lungo questa strada marina. Chiuso tra due torrenti ed il mare (nella zona alta del paese, le colline comprimo le case) ogni volta che i nubifragi aggrediscono Furci Siculo, la cittadinanza è in allerta, la protezione civile si mobilità ed il sindaco corre giù e su con la macchina per accertarsi sulla piena dei due torrenti. Da anni lo Stato, la Regione dovrebbe intervenire per svuotare i letti del Savoca e del Pagliara, ma questi lavori tardano a venire. La neo amministrazione del giovane sindaco Matteo Francilia nel Programma triennale delle opere pubbliche ha cercato di inserire queste opere primarie, consapevole che le somme da investire sono tante e che il Comune non ha. L’argomento è stato approvato avantieri dal consiglio comunale e tra le voci più significative ci sono appunto queste tre:
Interventi sistemazione idraulica torrente Pagliara: tre milioni di euro;
Sistemazione idraulica e costruzione muro d’argine a difesa del torrente del Savoca: 2.100.000 euro;
Completamento lavori a difesa dei marosi per la protezione del litorale e dell’abitato: 1.100.000 euro.
I due torrenti, per la verità, costituiscono il maggior pericolo per Furci Siculo, perché una eventuale esondazione allagherebbe mezzo paese; mentre il mare in tempesta potrebbe arrecare, com’è già successo, danni al lungomare ed in qualche casa che si affaccia sulla strada marina. Stando così le cose, ad ogni inverno i cittadini sono sempre più a rischio, soprattutto nelle giornate di nubifragio, e sperano che lo Stato e la Regione si decidano a mettere in sicurezza tutto il paese.