Santa Teresa di Riva – Ieri è stato arrestato Ferraro Alberto, il giovane 27 enne di S.Teresa di Riva che un paio di giorni addietro ha litigato col padre. E’ stata una lite violenta, a colpi di contenitori della raccolta differenziata che, durante la rissa, sono volati in mezzo alla careggiata. Dallo scontro violento in un condominio vicino il campo di calcio, poi il giovane forse per sfuggire alle ire del padre si è messo a vagare per il lungomare, entrando nel giardino di una bitazione adiacente la sede dell’Inps, dove però è caduto e si è fatto del male. E’ stato rintracciato dai carabinieri, allertati da alcune famiglie, e trasportato all’ospedale di Taormina, dove è stato però piantonato. Una lite tra padre e figlio, che ha sconvolto un quartiere (Bucalo), che è degenerata e che ha creato comprensibili malumori in paese. Dopo accurate indagini dei carabinieri di S.Teresa di Riva, il giovane 27enne è stato arrestato. In giornata altri aggiornamenti.
COMUNICATO DEI CARABINIERI
I Carabinieri della Stazione di Santa Teresa di Riva, hanno arrestato un ventisettenne per il reato di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Il giovane, nella tarda serata del 7 ottobre, dopo una lite con i familiari e prima dell’arrivo sul posto dei Carabinieri, si era allontanato dall’abitazione familiare e, rompendo una vetrata, si era introdotto nei locali dell’INPS di Santa Teresa di Riva. Poco dopo, ancora sanguinante per i tagli che si era procurato rompendo i vetri, era stato rintracciato dai Carabinieri della Stazione di Santa Teresa di Riva che, dopo averlo fatto medicare, lo avevano denunciato in stato di libertà per il reato di danneggiamento. Nel primo pomeriggio di ieri, a seguito di un’ulteriore lite in famiglia, i militari della Stazione di Santa Teresa di Riva sono nuovamente intervenuti presso l’abitazione del giovane, il quale, per darsi alla fuga, li ha aggrediti. Immediatamente bloccato, è stato, pertanto, arrestato per il reato di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale e tradotto presso la casa circondariale di Messina Gazzi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.