Sono numerosi, purtroppo, i Paesi in cui il diritto all’istruzione non viene garantito. In alcune zone del mondo i bambini non hanno accesso alle scuole, per questioni correlate alla situazione politica o economica, o anche a causa della povertà delle famiglie di origine. Per molte famiglie infatti può essere un peso eccessivo il pagamento delle rette scolastiche, così come le spese per consentire ai figli di raggiungere le scuole più lontane. Per questi motivi molti sono costretti a non mandare i propri figli a scuola, che vengono per altro sfruttati come forza lavoro.
La realtà in numerose zone del mondo
Queste situazioni sono purtroppo reali in diversi Paesi della zona subsahariana, così come dell’Asia. Da alcune ricerche risulta che nel mondo circa 120 milioni di bambini non ha accesso all’istruzione, per motivazioni correlate alla situazione politica del luogo in cui vivono o a causa dell’estrema povertà delle loro famiglie, costrette a vivere in un’economia di sussistenza. Stiamo parlando di Paesi come il Niger, La Somalia, il Mali, il Burkina Faso, ma potremmo elencarne molti altri. In queste realtà circa due bambini ogni tre non possono andare a scuola, per motivazioni correlate principalmente alle condizioni economiche del luogo in cui vivono o delle loro famiglie. Dei 120 milioni di bambini che non godono del diritto all’istruzione, più del 60% sono bambine, che per molte famiglie sono viste come un peso eccessivo per la loro economia. Questo le porta spesso ad essere costrette a matrimoni in giovane età, nel tentativo di diminuire le spese familiari.
Cosa fare
Per combattere l’analfabetismo e la povertà ActionAid promuove l’adozione a distanza come come strumento efficace per diffondere il diritto all’istruzione anche in quei Paesi dove tale diritto viene negato per la maggior parte dei bambini. Grazie all’adozione a distanza e a campagne come Back to school si rendono le famiglie capaci di offrire ai propri figli l’istruzione, i servizi sanitari e l’alimentazione adeguata alla loro giovane età. Per chi vuole offrire questo aiuto non serve fare sacrifici eccessivi, si tratta infatti di garantire il versamento di una cifra minima su base mensile, che servirà a coprire tutte le necessità del bambino che andiamo adottare a distanza. Nel contempo si favorisce un ampio miglioramento della società nei luoghi d’origine. Accedere all’istruzione infatti consente di conoscere al meglio i propri diritti e di richiederli quando necessario. Inoltre permette ai bambini di ottenere posti di lavoro migliori, per i quali è necessario avere a disposizione un titolo di studio. Solo così si può rompere il connubio tra povertà e analfabetismo.
Povertà, conflitti, carestie
Ciò che causa l’impossibilità per molti bambini di accedere alle scuole è infatti molto spesso la povertà, ma anche la necessità per le famiglie di avere a disposizione della forza lavoro aggiuntiva, cosa che costringe i genitori ad impegnare i propri figli nelle attività quotidiane. Ci sono poi zone in cui le problematiche sono di tipo politico o economico; in alcuni Paesi ancora oggi sono attivi importanti conflitti armati, oppure alcune categorie di persone non hanno accesso ai servizi. Si tratta per lo più di alcuni Paesi dell’Asia, come ad esempio in Pakistan, Yemen, Iraq e Siria, dove l’analfabetismo è dilagante, si tratta di una vera e propria emergenza. Attraverso l’adozione a distanza non solo si permette ai bambini che vivono in questi luoghi di avere accesso alla scuola, ma anche di avere a disposizione tutto ciò che serve loro nel quotidiano. La proposta di ActionAid è quindi fondamentale per migliorare le condizioni di vita dei bambini che vivono nei Paesi del mondo in cui il diritto all’istruzione viene negato per molteplici motivazioni, correlate alla situazione politica ed economica.
