SANT’ALESSIO SICULO – Convocato per il 7 giugno il consiglio comunale di Sant’Alessio. All’odg un solo argomento: ricorrenza 70esimo anniversario comune di Sant’Alessio.
Il Disegno di Legge per l’erezione della frazione Sant’Alessio di Forza D’Agrè arriva all’assemblea Regionale in aula il 29 maggio 1948, relatore l’on. Giuseppe Caligian, calabrese, deputato dal 9 marzo 1948. L’Assemblea siciliana approva con 55 voti si e 10 contrari: Sant’Alessio Siculo è comune autonomo. Contemporaneamente la notizia arriva al Comitato di Agitazione per S.Alessio autonomo ed a Sant’Alessio esplode la gioia, un “giubilo incontenibile” come annota nel suo “Diario” il parroco don Giuseppe Tatì. Nella piazza “Monumeno ai Caduti” (poi piazza Onofrio Zapalà) si applaudono gli artefici dell’autonomia: da Paolo Quagliata e suo fratello Giuseppe, al sindaco Giuseppe Fichera. Ed alle donne che questa autonomia hanno voluto. In pochissimo tempo il paese è imbandierato con il tricolore. Gkli abitanti di S.Alessio si ritrovano così tutti insieme per esaltare il frutto di un lungo, sogfferto, ansioso impegno. La gente si sentiva soddisfatta. Forse fu quello l’unico momento in cui i santalessoti si sentirono un tutt’uno. Poi ci saranno le elezioni comunali ed il paese tonerà a dividersi. La lista n.1, cpitanata da Giuseppe Fichera “riporta una vittoria memorabile, tanto che è rimasta leggendaria ia frase detta a caldo da suo avversario Giuseppe Quagliata che tra i denti disse:”mi ha battuto uno che non sa fare il cerchio con il bicchiere”, come riporta nel suo libro “Sant’Alessio nel novecento”, lo scomparso collega Carmelo Duro.
Settanta anni di autonomia sono tanti e pochi allo stesso tempo, ma Sant’Alessio li ha vissuti da protagonista, adesso c’è solo da spolverare la sua immagine e farlòe riprendere il posto che merita ne firmamento turistico siciliano.(gi.pu.)