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Risparmio fino a 250 euro per abbonamenti a treni e bus

La legge di stabilità 2018 rintroduce la detraibilità al 19%, prevista in passato per i soli anni 2008 e 2009, delle spese, fino a un massimo di 250 euro, sostenute per l’acquisto degli abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale. Questa agevolazione fiscale consente quindi a tutti i contribuenti italiani di poter beneficiare accanto alle detrazioni del 19% storiche quali quelle per le spese sanitarie con franchigia di 129,11, le spese veterinarie, le spese funebri, le spese per gli interessi passivi del mutuo, le spese per la frequenza di scuole e università anche dei figli, ecc., anche la detrazione del 19% per le spese per abbonamenti ai mezzi pubblici.

Quali abbonamenti sono detraibili

Il riferimento di legge è a tutti quegli abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale, quindi la norma interessa tutti i pendolari, anche quelli che utilizzano i treni ad alta velocità. Così come gli abbonamenti a bus, tram, metro, ecc.

La detrazione spetta anche per i familiari

Vediamo ora a chi spetta e per quali familiari spetta la detrazione. In sostanza la detrazione del 19% spetta al contribuente per la propria spesa personale per i trasporti pubblici, ma spetta al contribuente stesso anche se gli oneri (ossia la spesa per traporto pubblico) “sono stati sostenuti nell’interesse delle persone indicate nell’articolo 12 del TUIR che si trovino nelle condizioni ivi previste”. Quindi la detrazione per spese per abbonamenti pubblici spettano anche per coniuge (non legalmente ed effettivamente separato) e figli a carico (naturali riconosciuti, adottivi e affidati).

Si risparmia fino a 47,50 euro 

La norma introduce una detrazione Irpef del 19% anche per le spese per abbonamento ai trasporti pubblici nel limite di spesa per anno solare di 250 euro. Ciò vuol dire che il contribuente potrà “scaricare” il 19% della spesa sostenuta per l’abbonamento fino ad un massimo di 250 euro, tale da garantirgli un risparmio effettivo massimo del 19% di 250 euro, ossia 47,50 euro annui

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