Fumata grigia o forse è meglio dire nera, almeno per il momento, sul possibile passaggio del servizio idrico integrato al Consorzio Rete Fognante. A pochi mesi dalle elezioni amministrative, infatti, all’interno della maggioranza taorminese guidata dal sindaco Eligio Giardina, non si è arrivati infatti ad un accordo per il trasferimento all’ente consortile, in particolare, dell’acquedotto. Quest’ultimo servizio attualmente affidato ad Asm è destinato a rimanere ancora in gestione all’Azienda Servizi Municipalizzati. La casa municipale, per altro, nell’ambito di un piano economico che prevede la rimodulazione dei rapporti economici con Asm anche mediante raddoppio dei canoni di affitto annuali dei parcheggi comunali affidati all’azienda, prevede oltretutto anche di mettere mano ai contratti di servizio per regolamentare i rapporti proprio con Asm. E tra i rapporti che la Giunta intende disciplinare c’è pure quello che riguarderà l’acquedotto, sul quale in maggioranza erano già da tempo emerse due correnti di pensiero.
Una parte della maggioranza ha aperto già nei mesi scorsi al trasferimento di competenze alla Rete Fognante e ci sarebbe pure la disponibilità del sindaco Eligio Giardina ad intraprendere tale percorso. Di diverso avviso il gruppo “Diventerà Bellissima”, che può contare in Consiglio comunale su tre rappresentanti, ovvero Carmelo Leonardi (capogruppo), Vittorio Sabato (vicepresidente del Consiglio) e Rosy Sterrantino e la cui posizione è contraria al passaggio dell’acquedotto alla Rete Fognante. I sindaci di Giardini, Letojanni e Castelmola guardano con interesse alla soluzione del servizio idrico integrato ma almeno per quanto riguarda Taormina la questione è così destinata a slittare alle valutazioni della futura Amministrazione, che verrà eletta a giugno. L’iter, in qualsiasi caso, dovrebbe essere votato dai relativi Consigli comunali delle quattro municipalità facenti parte dell’ente consortile.