In occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, a Santa Teresa di Riva, in via Sparagonà, è stato inaugurato un mulares, realizzato dagli insegnanti dell’Istituto Comprensivo cittadino ed essere un segno per dire basta su ogni tipo di violenza, soprattutto sulle donne.
Il murales, realizzato dagli insegnanti D. Alleruzzo, G. Bonarrigo e A. Miuccio, è ispirato al Lago dei Cigni. Nell’opera si scorge tra le nuvole, in trasparenza, il male. In primo piano la protagonista Odette su una ninfea, con tante altre ninfee accanto che simboleggiano la femminilità e la vita.
All’evento, oltre gli alunni ed insegnanti della scuola primaria e secondaria, erano presenti don Fabrizio Subba per la benedizione, i componenti dell’amministrazione comunale con il sindaco Danilo Lo Giudice e la dirigente Enza Interdonato da cui è partita l’idea, subito sposata dall’amministrazione comunale e da tutta la quota rosa del consiglio comunale.
“Dobbiamo sicuramente abituarci all’idea – ha esordito la dirigente Enza Inderdonato – che l’amore non è possesso, che il rispetto per tutti è fondamentale in ogni atteggiamento ed in ogni comportamento della quotidianità. Dobbiamo abituarci all’idea che il no e quindi la negazione al nostro volere fa parte della vita. Dobbiamo essere forti di accettarlo e proseguire. Questo può nascere soltanto in un percorso del sapersi relazionare con gli altri e trovare in se stessi e nei veri valori la forza di accettare eventuali no che verranno nella vita. La violenza è l’ultimo rifugio degli incapaci, di coloro che non sanno muoversi. Imparate a muovervi nella quotidianità e nella vita. Non cercate mai nella violenza il risultato delle vostre azioni perché è la fonte e l’origine ed è la conseguenza della debolezza nonostante si mascheri di una emblematica o apparente forza. Forza e violenza non sono sinonimi”.
Nel suo intervento il sindaco Lo Giudice si è rivolto direttamente ai bambini facendo capire che il rispetto, anche tra compagnetti, è importante. “La violenza non per forza deve essere fisica, esiste pure la violenza verbale”. “Il murale di oggi – continua Lo Giudice – è solo l’inizio. L’iniziativa verrà ripetuta ogni anno con la realizzazione di Morales nei vari quartieri proprio per cercare di far crescere all’interno della comunità quella cultura giusta che possa combattere ogni forma di violenza”.
