In attesa dell’esame in aula del bilancio, indispensabile per dare il via libera alla sottoscrizione del contratto di affitto da stipulare per le scuole tra il Comune e le Suore Francescane, si fa spazio un’ipotesi che potrebbe garantire la conferma, in qualsiasi caso, a destinazione d’uso sociale dell’immobile di Via Pirandello a fronte del rischio che eventuali acquirenti possano acquisire la proprietà del bene per poi trasformare il complesso in una struttura di altro genere come ad esempio di tipologia turistico-ricettiva. In Comune, come del resto ancor prima già da tempo in città, si valuta l’opportunità di apporre un vincolo di destinazione sull’immobile delle Suore: è una soluzione che potrebbe prendere quota soprattutto perchè per il bilancio la prospettiva concreta è che si debba aspettare come già avvenuto negli anni passati fine dicembre (il giorno 31 per l’esattezza?) prima che venga approvato.
E allora un vincolo da esitare in sede di Consiglio comunale ripeterebbe, in pratica, quanto avvenne nel 2013, quando poco prima della conclusione della passata legislatura l’allora Civico consesso deliberò un vincolo d’uso, proprio per finalità sociali, nel complesso che era sede dell’Istituto dei Salesiani. Oggi come allora, Palazzo dei Giurati potrebbe, in sostanza, in tal modo preservare la caratterizzazione di utilizzo di beni che sin qui hanno rappresentato un pezzo di storia della città per l’impegno sociale, come nel caso dei Salesiani che hanno lasciato Taormina (ed il cui immobile attualmente è in disuso) e come le Suore Francescane che hanno profuso un altrettanto importante impegno per la città. Le Suore hanno sinora espresso l’apprezzabile volontà che l’immobile di loro proprietà conservi una tipologia d’uso sociale e nonostante diverse offerte di privati, hanno dato priorità al Comune affinché l’edificio diventi sede delle scuole elementari medie ed elementari. Il problema è che il Comune è ancora bloccato al momento nella lunga attesa del bilancio, il tempo passa e l’incertezza in questi casi può cambiare la situazione. Un vincolo consentirebbe al Comune di scongiurare lo scenario di una beffa nel caso dovesse saltare l’intesa attuale con le Suore e anche considerando che intanto continueranno a farsi avanti con l’Istituto religioso altri privati che hanno importanti disponibilità economiche decisamente superiori a quelle del Comune di Taormina. E, come detto, i i privati ambiscono ad un un utilizzo futuro dell’immobile delle Suore per finalità turistico-ricettive.
