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martedì, Novembre 19, 2024
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S.Teresa di Riva – Il Sostituto Procuratore della Repubblica e il Questore hanno fatto da cornice al convegno “contro la violenza sulle donne”

S.Teresa di Riva – E’ giunto alla quinta edizione il concorso ” Esprimi il tuo pensiero contro la violenza alle donne ” organizzato dall’associazione “Al tuo fianco”,con la partecipazione della Polizia di Stato , il Questore Mario Finocchiaro,  il Questore Aggiunto dott.Di Blasi, del Sostituto Procuratore della Repubblica  di Messina dott. Conte. vice sindaco di S.Teresa di Riva ed assessore alle pari opportunità-istruzione la dott. Annalisa Miano,delle presidi Nuccia Lipari e Graziella Cacciola,delle due mamme Vera Squatrito e  Giovanna Zizzo, rivolto agli studenti della Scuola Superiore  dell’I.I.S.S. “S. Pugliatti” sezione di Furci Siculo,e gli studenti dei licei classico e scientifico Trimarchi-Caminiti di S.Teresa  di Riva. Presso la palestra dell’istituto santateresino si è tenuto il concorso. I ragazzi hanno partecipato  con degli elaborati di prosa e poesia,grafica pittorica,video musicale in formato cd/dvd. Nei giorni scorsi l’associazione “al tuo Fianco” capitanata dall’avv. Cettina la Torre,unitamente la segretaria dell’associazione la dott.ssa Laura Fleres,la psicologa Sonia Volzone,con le presidi prof.ssa Graziella Cacciola e prof.ssa Nuccia  Lipari ,sono state presso le scuole per degli incontri formativi ed informativi con i ragazzi. Si è cercato di coinvolgerli nel comprendere il significato della lotta contro la violenza alle donne,ma soprattutto far comprendere che si tratta di una realtà più vicina di quanto si possa immaginare e di non aver paura di parlare!Sono stati dati tutti i riferimenti dell’associazione a cui potersi rivolgere in maniera anonima ed essere seguiti in un percorso personalizzato.L’avv.La torre ha portato come esempio la storia di Giordana vittima di femminicidio da parte dell’ex fidanzato che l’ha uccisa con 48 coltellate il 7 ottobre del 2015,a soli 20 anni. La preside Graziella Cacciola ha affermato: “Al di là di tutto quello che viene fatto a livello associativo,legislativo ,la cultura del rispetto umano,del rispetto verso la donna ma anche verso l’uomo ,deve passare attraverso l’educazione e la formazione che parte dai banchi di scuola,altrimenti questo discorso rimane privo di fondamento”. Il Questore ha ribadito che bisogna fare prevenzione,che è fondamentale parlare e non vivere in un clima omertoso che alimenta il crescere delle violenze sulle donne. Per quanto riguarda il concorso, di seguito i nomi dei vincitori per le varie categorie.  Sezione poesia primo classificato Cecilia Barresi ed Elena Pagano  classe IA di Furci Siculo con “Lei”; secondo classificato ” Dove vanno le foglie” di Ariosto Maria Grazia,Pandolfino Laura,Stopo Giorgio della classe II B liceo classico dell’istituto superiore.Caminiti-Trimarchi di S.Teresa di Riva; terzo classificato “Non sei sola” di. Alessandra Moschella classe II AT di Furci Siculo. Per la sezione prosa:primo classificato Maria Elena Di Bella classe V B liceo scientifico di S.Teresa, secondo classificato Samuele Guarnera  con “Pagine perdute” classe  V A ginnasio di S.Teresa, terzo classificato Gaia Dilati IIA liceo scientifico con “Io denuncio”. Per la sezione video  primo classificato la classe V CAT di Furci Siculo, secondo classificato i ragazzi Lampo e Liguria sempre della classe V CAT di Furci Siculo, terzo classificato la III A liceo classico di S.Teresa di riva. Per la sezione grafica  primo classificato Patalau Andreea IB, Cacciola Alessia IB, Santoro Denise IA del Liceo classico di S.Teresa, secondo classificato Fleres Manuel della IC, terzo classificato ex aequo Giorgiana Ureche IA turistico di Furci Siculo, terzo classificato Marina Teroni II C scientifico di S.Teresa di Riva. Il messaggio che i ragazzi hanno voluto dare è quello di uscire dal coro ed avere il coraggio di denunciare. Toccanti gli interventi delle due mamme delle ragazze uccise qualche anno fa: Giordana per mano del proprio ex fidanzato con 48 coltellate e Laura per mano del padre. Dal convegno è emerso un preciso richiamo:  al primo segnale di violenza che sia verbale,  fisico o semplicemente psicologico bisogna avere il coraggio di denunciare, per evitare che si arrivi alle tragedie che quotidianamente si registrano  su scala nazionale.

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