Il comune di Santa Teresa di Riva da fine ottobre inizierà a rilasciare la carta d’identità elettronica (C.I.E.) che andrà a sostituire il vecchio documento cartaceo. Il comune jonico sarà tra i primi comuni, sotto i diecimila abitanti, ad adottare il nuovo strumento che diventerà obbligatorio per tutti entro la metà del 2018.
La nuova carta di identità elettronica, che ha le dimensioni di una carta di credito, ha un microchip che consente l’autenticazione online da parte del cittadino per la fruizione dei servizi della pubblica amministrazione. Può anche essere utilizzata, attraverso uno specifico pin, per richiedere in maniera più rapida un’identità digitale presso il Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID), utilizzato per accedere ai servizi online pubblici. Tale microchip rappresenta anche un sistema di sicurezza e contro la contraffazione dei dati del cittadino.
Ieri, i dipendenti dell’ufficio anagrafe, hanno partecipato ad un corso a Reggio Calabria per prepararsi al meglio all’avvento del nuovo strumento più sicuro e veloce.
Gli uffici, per il rilascio delle nuove carte d’identità, oltre ad inserire la classica fotografia, dovranno rilevare le impronte digitali di indice e pollice di entrambe le mani. È prevista anche la facoltà del cittadino maggiorenne di indicare il consenso o il diniego alla donazione di organi e/o tessuti in caso di morte. Completata la fase dell’acquisizione dei dati, al cittadino verrà consegnato un modulo di riepilogo che dovrà firmare, previa verifica dei dati riportati. I tempi per il rilascio della CIE saranno di circa sei giorni ed il costo dovrebbe aggirarsi intorno ai 22 euro.
Le vecchie carte d’identità in formato cartaceo rilasciate in precedenza rimarranno comunque valide fino alla loro data di scadenza.
“Dal 17 di ottobre, ha spiegato il sindaco Danilo Lo Giudice, si potranno ottenere le nuove carte di identità elettroniche. Si tratta di una nuova procedura per il rilascio della carta di identità, che avvicina sempre più il nostro comune a quel sistema di innovazione verso il quale deve proiettarsi la pubblica amministrazione”.