FURCI SICULO – “Comincia a farsi tardi e stiamo rischiando molto”. Lo ha dichiarato il presidente del consiglio prof. Gianluca Di Bella visto che ancora non se ne parla del bilancio di previsione 2017. Lo strumento contabile doveva essere approvato a fine marzo, poi a luglio ed infine entro il 30 settembre, per altro come disposto dal commissario regionale, inviato da Palermo per fare approvare il bilancio entro i termini previsti. E se ciò non dovesse avvenire a breve il consiglio comunale di Furci rischia di essere sciolto e mandato a casa, com’è successo cinque anni fa. Allora era sindaco il dott. Bruno Parisi e presidente del consiglio il dott. Sebastiano Foti, attuale primo cittadino. Lo strumento contabile doveva essere esitato entro il 30 settembre mentre il civico consesso l’ha approvato il primo ottobre. Fatale il ritardo di un giorno, andarono tutti a casa ed il Comune è stato retto da un commissario regionale, Ora la storia sembra che si stia ripetendo. “Ancora non c’è niente di pronto, i tempi stringono e stiamo rischiando molto – ha dichiarato il prof. Guanluca Di Bella – Si vocifera pure che sarebbero alcuni uffici a non fornire per tempo la dovuta documentazione al revisore dei conti, da cui si attendono i relativi pareri”. La situazione, comunque, è abbastanza tesa. Anche all’interno del Palazzo si respira un’aria turbolenta, da quando 54 dipendenti comunali sono stati messi sotto inchiesta per assenteismo. Se a questo si unisce la delicata situazione finanziaria al Comune, debiti non pagati, stipendi a rischio, si evince che la situazione è abbastanza delicata. A tutto questo si unisce la poca collaborazione tra uffici e amministratori comunali e quindi il malcontento che aggredisce il paese. A Furci Siculo le amministrative, per l’elezione del nuovo sindaco e dei consiglieri, si terranno tra nove mese, a giugno del 2018, per cui già c’è fermento negli ambienti politici. Addirittura il capogruppo della minoranza, avv. Francesco Rigano, ha ufficializzato la sua candidatura a primo cittadino.
