FURCI SICULO – Si fa sempre più delicata la situazione dei sette operai in forza al Comune. Operai con mansioni di svuotamento cassonetti, raccolta e smaltimento rifiuti. Ieri c’è stata una riunione con i sindacati ed è stato redatto regola verbale, ma a quanto sembra non è stato cavato un ragno dal buco. Oggi ci sarà un’altra riunione tra il sindaco Sebastiano Foti e il vice sindaco Mariavera Scarcella con il commissario dell’Ato Me4 dott. Ettore Ragusa. Si sta cercando disperatamente di trovare una soluzione, altrimenti i sette operai rischiano la mobilitazione.”Se io avessi altre risorse – ha spiegato il primo cittadino Sebastiano Foti – li avrei tenuto al Comune, come addetti al verde, aiuole, villa e via dicendo, ma il bilancio non me lo consente”. I sette operai pensano che una volta traghettati all’Aro “Valle del Dinarini”, un consorzio tra Furci e di Roccalumera per il nuovo servizio raccolta rifiuti porta a porta, perderebbero il posto fisso al Comune e quindi non si sentirebbero garantini. Una motivazione accettabile. “Abbiamo garantito – precisa ancora il sindaco – che se le cose non dovessero andare nel verso giusto, potrebbero ritornare il forza al Comune. Ma loro, lo stesso, non hanno voluto passare all’Aro”. Cosa succederà se i sette dipendenti del comune di Furci non dovessero accettare? “Non avendo altri posti dove destinarli, non avendo disponibilità economiche – ha dichiato infine il sindaco – potrebbero andare in mobilità”. Dall’altro lato, ritardando questo passaggio, ritarderà di entrare in funzione anche la raccolta differenziata nei due Comuni e questo comporterebbe dei disagi non solo a Roccalumera e Furci Siculo, ma anche con la ditta appaltatrice. Questa mattina si spera che dall’incontro degli amministratori di Furci con il commissario dell’Ato possa emergere una soluzione congiunta, che salvaguardi il lavoro dei sette impiegati comunali ora e per il future e nello stesso tempo avvii i lavori per la raccolta differenziata nei due Comuni.