Roccalunera – Non si placa la querelle tra maggioranza ed opposizione. Questa volta il contendere è “la riduzione di ben 865 mila euro del debito nei confronti dell’Ato Rifiuti” Pubblichiamo le dichiarazioni del gruppo di minoranza e poi quella dell’esperto del sindaco.
Ecco cos’hanno scritto i cinque consiglieri di opposizione.
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“Apprendiamo da notizie a mezzo stampa che anche il Collegio arbitrale ha dato ragione al
Comune di Roccalumera, confermando la riduzione di ben € 865.000,00 del debito nei
confronti dell’ATO Rifiuti.
Ancora una volta si ha conferma che la passata Amministrazione aveva ben tutelato i nostri
concittadini non pagando più del dovuto e resistendo ai decreti ingiuntivi dell’Ato Rifiuti.
Ci rallegriamo, pertanto, della buona notizia, ma siamo costretti ad evidenziare le mancanze
del piano di rientro che il Comune ha sottoscritto con la Regione e l’ATO: avevamo sostenuto la
necessità di inserire nell’accordo apposite clausole che avrebbero dovuto e potuto
salvaguardare l’Ente con riguardo all’esito dei contenziosi in itinere.
Ciò non è avvenuto dato che solo la delibera di consiglio comunale indica l’esistenza di detti
contenziosi, al contrario di quanto contenuto nell’accordo successivamente sottoscritto.
Tale scelta unilaterale dell’Amministrazione non ha tutelato la cittadinanza di Roccalumera
che, per vedere riconosciuto quanto stabilito con la sentenza del Tribunale di Messina del
settembre 2015, si è dovuta difendere in ulteriori contenziosi avviati dall’Ato Rifuti e, da ultimo,
anche nell’arbitrato, con notevole esborso di denaro pubblico.
Speriamo che con questa decisione favorevole del Collegio Arbitrale la vicenda, come
riferito dal legale dell’ente, sia definitivamente conclusa e si possano risparmiare queste
somme che già i cittadini, purtroppo, sono stati costretti a versare in misura superiore a quanto
effettivamente dovuto.
L’avv. Saitta – esperto a titolo gratuito per gli affari legali del Sindaco, nonché cugino del
primo cittadino e zio dell’assessore Asmundo – non ha perso occasione per attaccare il gruppo
di minoranza dimenticando, però, che la delibera d’incarico proprio nel caso in esame è stata
emanata con il parere negativo del Segretario Comunale.
A quanto pare la minoranza consiliare non è la sola a ritenere che la procedura di
affidamento degli affari legali non sia rispondente ai canoni previsti dal Decreto Legislativo
50/2016.
È doveroso precisare che l’attuale Amministrazione si è trovata “costretta” a continuare
questo contenzioso “ereditato” che ha fatto risparmiare ben € 865.000,00 ai nostri concittadini:
equivoca, pertanto, è la comunicazione dell’avv. Saitta tendente a fare credere che sia merito
dell’attuale Amministrazione.
In questi 4 anni, il Comune, se avesse voluto fare veramente qualcosa, avrebbe dovuto
contestare l’esosità del servizio e non continuare a pagare supinamente quanto propinato
dall’Ato considerando i cittadini come un bancomat. ?
Ci auguriamo che questo risparmio di € 865.000,00 possa arrecare un beneficio concreto a
tutti i cittadini, che, in questi anni, hanno dovuto pagare più del dovuto a causa di una scelta
poco oculata dell’attuale Amministrazione”.
Lì, 29/07/2017
I consiglieri comunali di minoranza
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Ed ecco il comunicato della maggioranza, a firma dell’esperto del sindaco avv. Carmelo Saitta:
“Egregio Direttore invado ancora una volta il suo spazio editoriale, ma a tanto mi costringe
l’odierno comunicato della Minoranza. I consiglieri di opposizione asseriscono che l’esito
dell’Arbitrato occorso con l’ATO rappresenterebbe la conferma, da essi sempre sostenuta, che la
somma di € 865 mila euro non sarebbe stata dovuta dal Comune di Roccalumera e che la condotta
dell’Amministrazione Argiroffi avrebbe comportato un dispendio di risorse inutili. Niente di più
falso. Sia il primo giudizio esitato con la sentenza n. 1816/15 del Tribunale di Messina che l’odierno
lodo arbitrale sono state delle pronunce che hanno bocciato per motivi di rito e di procedura la
domanda di pagamento di 860 mila euro avanzata dall’ATO. Infatti il Tribunale di Messina ebbe a
dire, grazie alle eccezioni sollevate dall’Avv. Ferruccio Puzzello, di non essere il Giudice preposto
alla pronuncia, essendo essa riservata ad un Collegio Arbitrale, giusta la clausola compromissoria
sottoscritta dal Comune e dell’Ato in seno alla convenzione per la gestione e raccolta rifiuti. Il
Collegio Arbitrale, a seguito delle eccezioni di chi scrive, ha declinato la propria competenza alla
decisione, in quanto ha ritenuto detta clausola nulla, perché riguardante un Arbitrato libero od
irrituale, non percorribile laddove una delle parti sia una Pubblica Amministrazione. E quanto
asserisco se non è compreso dai consiglieri di minoranza, quanto meno dovrebbe essere compreso
dall’Avv. Melita che siede sui banchi dell’opposizione, poichè diversamente egli, prima ancora che
alla politica, fa un torto ai doveri della deontologia professionale. Quanto al merito del debito è
incomprensibile il diktat della minoranza. L’Amministrazione Argiroffi appena insediatasi ha fatto
una ricognizione delle sofferenze debitorie gravanti sul Comune e fra queste ha individuato il debito
di 2 milioni e 500 mila euro a favore dell’ATO, adoperandosi per la sua estinzione a mezzo di una
rateizzazione decennale, fatti salvi i contenziosi pendenti. Quindi, ottenuto una pronuncia
favorevole in uno di essi, ha ridotto detto debito portandolo ad 1 milione e 600 mila euro. Una
condotta ineccepibile e virtuosa, verso la quale l’opposizione avrebbe dovuto esternare un plauso
convinto. Invece, la stessa, in cerca di spazi sui social, sceglie argomenti inconcludenti e privi di
sostanza, in preda alla più totale isteria. Quanto alle censure rivolte al mio indirizzo sugli incarichi
legali dico che la Giurisprudenza Amministrativa, la Giurisprudenza Contabile e l’Associazione
Nazionale degli Avvocati Amministrativisti hanno asserito che gli incarichi legali rientrano nella
categoria delle prestazioni d’opera intellettuale, e non dei servizi. Sicchè per essi non si applica il
decreto legislativo n. 50/2016. In conseguenza, i consiglieri comunali di opposizione oltre ad essere
insipienti sul piano politico asseriscono delle corbellerie monumentali sul piano giuridico. Quanto
al parere del Segretario, contrario alla procedura arbitrale, l’esito dell’Arbitrato sconfessa il suo
impianto motivazionale, che, ove seguito dall’Amministrazione attiva, avrebbe portato l’Ente ad
una sonora sconfitta, con danni erariali ragguardevoli, esposto all’obbligo di dover pagare gli
anzidetti 865 mila euro”.
Cordiali saluti.
Carmelo Saitta
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Una sola considerazione. Questi frenetici comunicati, dall’una e dall’altra parte, hanno un pò stancato; non sarebbe opportuno adottare altre strategie ?