Nizza di Sicilia – Il gruppo di minoranza RinnoviAmo Nizza si è fatto subito sentiro con una circostanziata interrogazione al sindaco e al presidente del consiglio. Ecco il testo:
“OGGETTO: interrogazione a risposta scritta e con inserimento all’ODG del prossimo Consiglio comunale, in data 18 luglio 2017, riguardante “ Proposta per la concessione dei lavori di adeguamento e riqualificazione con lo scopo del risparmio energetico manutentivo e gestione in concessione della rete comunale pubblica di pubblica illuminazione, ai sensi del disposto dell’art. 183 del d.lgs. 50/2016. Approvazione studio di fattibilità’’.
I sottoscritti componenti del Gruppo consiliare di minoranza RinnoviAmo Nizza,
PREMESSO:
– che, con deliberazione n. 99 del 30 maggio 2017, la Giunta Municipale disponeva in merito ad una Proposta per la concessione dei lavori di adeguamento e riqualificazione con lo scopo del risparmio energetico manutentivo e gestione in concessione della rete comunale pubblica di pubblica illuminazione, ai sensi del disposto dell’art. 183 del d. lgs 50/2016. Studio di fattibilità.
-che la suindicata deliberazione annovera molteplici irregolarità, di natura formale e sostanziale;
-che il project financing, disciplinato dall’art. 183, del citato decreto legislativo n. 50/2016, consiste nel finanziamento di un progetto in grado di generare, nella fase di gestione, flussi di cassa sufficienti a rimborsare il debito contratto, per la sua realizzazione e remunerare il capitale a rischio.
-che questa tipologia di contratto ha, per suo indefettibile presupposto, la condizione che l’opera venga realizzata integralmente con capitali privati, limitando la eventuale contribuzione pubblica ad importi non significativi.
– che secondo quanto previsto anche dalla normativa comunitaria ed autorevolmente evidenziato dalle Sezioni Unite della Corte dei Conti in sede di controllo, con delibera n. 15/2010, nell’ambito del Rapporto sul coordinamento della finanza pubblica, la finanza di progetto, affinché non si presti ad un utilizzo distorto, è necessario che l’apporto pubblico non sia superiore alla metà del valore dell’opera.
-che, sempre a parere delle Sezioni Unite della Corte dei Conti, nella suindicata delibera, i contratti posti in essere, all’interno di un progetto di finanza, che non propendono per la neutralità dell’operazione ( off balance sheet), ai fini del bilancio dell’Ente pubblico, non possono considerarsi riconducibili alla fattispecie tipizzata dal legislatore, finendo per avere il solo nome del project financing, ma natura giuridica del tutto diversa.
– che così come strutturata la operazione in esame, oggetto della deliberazione in parola, si configura come investimento pubblico ed indebitamente rilevante ai fini della contabilizzazione in bilancio e del rispetto degli equilibri di finanza pubblica, tale da determinare un grave pregiudizio economico-finanziario, in capo alla intera collettività;
Avuto riguardo a quanto precede ed al fine di contribuire ad escludere un inveramento dei principi costituzionali, di imparzialità e di buon andamento, ex art. 97 della Costituzione, che sovraintendono all’azione amministrativa ed a tutela dei diritti della cittadinanza,
CHIEDONO
1. quale sia l’impatto della operazione in esame, sul bilancio comunale e sugli equilibri di finanza pubblica, alla luce del pareggio di bilancio, introdotto dalla legge finanziaria per il 2016;
- se l’ intervento, oggetto della deliberazione in esame, rispetta le regole in materia di investimenti previste dalla c.d. armonizzazione contabile, i cui principi prevedono sostanzialmente l’obbligo della copertura finanziaria ( specifici capitoli di spesa), a prescindere dagli esercizi finanziari in cui vengono realizzati;
3. che si apra un dibattito, in seno al Consiglio Comunale prossimo, in data 18 luglio 2017, affinché lo stesso si pronunci”.
Giovanni Vega , Carlo Gregorio, Nunziata Foscolo, Rosita Naclì
