Il successo, di pubblico e di critica, della prima edizione di Zabut ha invogliato gli organizzatori non solo a confermare il festival per questa stagione ma anzi di ampliarlo, di aggiungere qualche ulteriore tassello per cementare e rendere solido il rapporto tra il festival stesso e la cittadina di Savoca che lo ospita e per ribadire la vocazione turistica e culturale, cinematografica in particolare, di quel sito collinare, Savoca appunto, che decenni fa fu prescelto da Francis Ford Coppola ove ambientare alcune sequenze del celeberrimo “Il Padrino”. Sia il Comune, in primis il sindaco Bartolotta e l’assessore Salemi presenti alla conferenza stampa tenutasi venerdì 30 giugno nel cortile esterno del rinomato Bar Vitelli, sia la Parrocchia S. Maria Assunta (Don Agostino ha messo a disposizione le location ove si terranno proiezioni e premiazioni) hanno sposato il nuovo progetto proposto dall’Associazione “Taglio di Rema”, alcuni componenti la quale hanno tracciato nella conferenza stampa di cui sopra le linee fondanti.
Il festival si svolgerà nelle serate del 28-29 e 30 luglio. Saranno proiettati nelle prime due date i 26 cortometraggi (tredici per sera) selezionati fra gli innumerevoli pervenuti da 24 paesi diversi. Tra le chicche da segnalare “Thousand” del croato-americano Danijel Zezelj, uno dei più importanti creatori di fumetti al mondo e poi “Confino” del palermitano Nico Bonomolo, il cui cortometraggio è già stato inserito nella long list da cui sarà prescelta la cinquina finale che gareggerà per gli Oscar 2018. Il pubblico presente voterà il corto più apprezzato. La terza serata è prevalentemente dedicata alle premiazioni. Saranno riproposti i quattro lavori maggiormente graditi alle valutazioni del pubblico nelle due serate precedenti e poi si procederà all’assegnazione dei premi in palio: miglior corto (1000 euro in palio) scelto da una giuria qualificata di cui fanno parte Marco Bellano (professore di History of Animation all’Università di Padova nonché co-redattore della rivista cinematografica “Cabiria”), Puccio Castrogiovanni (catanese, uno dei fondatori del gruppo musicale “I Lautari”) e Luca Pulvirenti (Professore di applicazioni digitali per le arti visive presso l’Accademia delle Belle Arti di Palermo); migliore colonna sonora (400 euro in palio) e la Targa del premio del pubblico. L’unico riconoscimento esterno è quello messo in palio dal CINIT Cineforum Italiano, associazione nazionale di divulgazione della cultura cinematografica presieduta dal santateresino Massimo Caminiti, che premierà il corto che più degli altri evidenzierà aspetti di inclusione sociale e solidarietà.
La terza serata sarà tuttavia molto di più: saranno proiettati anche corti d’animazione del periodo del muto che saranno accompagnati dal vivo da performances musicali tenute da artisti quali Santi Scarcella, lo stesso Puccio Castrogiovanni, Simona Rigano e Sofia Ferraro dei Conqueror, Ottavio Leo e Andrea Nunzio. Così come nella scorsa edizione, previsto anche un percorso artistico, una sorta di mostra permanente che accoglierà gli schizzi, gli storyboard, i disegni degli autori selezionati, un percorso che prenderà il via dalla Porta della città fino alla Chiesa di San Michele mentre nello spazio antistante il Museo Comunale si potranno ammirare quelli della scorsa edizione. Quello degli organizzatori, così come ha puntualizzato nel suo intervento Nello Calabrò, è quello di dar vita a una sorta di Amarcord che negli anni possa raccogliere i lavori di tutte le edizioni passate, come un grande contenitore.
Quanto alle novità dell’edizione 2018 non possiamo non citare la messa a punto di una workshop di stop-motion e puppet making curato da Stefano Bessoni, al momento il più importante animatore e regista stop-motion italiano e giurato dell’edizione 2016 del festival. In pratica il centro storico di Savoca, nei tre giorni del festival, vivrà di cinema, grazie alle molteplici attività previste, quasi 24 ore su 24.
Di seguito i nomi degli organizzatori della kermesse savocese: Nello Calabrò, Cristina Totaro, Antonello Mantarro, Stefania Pasquale, Carmelo Casale, Cinzia Bongiorno, Marta Rigano e Caterina Limardo, uno staff, sostenuto in loco dalle autorità religiose e politiche, che intende operare per veicolare nel mondo un’ulteriore impronta culturale proveniente dal territorio e lasciare un segno indelebile nel rapporto, già avviato da anni, tra il cinema e Savoca, che ricordiamolo rientra nella classifica dei 100 borghi più belli d’Italia e che recentemente ha avuto il privilegio della prima pagina del celebre “The Guardian” autorevole quotidiano britannico.