ROCCALUMERA – Il controllo qualità delle acque reflue, in ingresso e in uscita, del depuratore consortile, ubicato in contrada Piana e che serve i comuni di Furci Siculo, Pagliara e Roccalumera, ha accertato che “tutti i parametri chimici e microbiologici analizzati, sono conformi alle norme vigenti”; per cui l’impianto “presenta una buona efficienza depurativa”. A certificarlo è l’Arpa di Messina con una nota del sette giugno scorso, dopo un sopralluogo lungo la foce del torrente Pagliara con campionature delle acque di balneazione. Il verdetto è importante, perché sono anni che viene interdetto alla balneazione il tratto di mare vicino la foce del torrente Pagliara, perché secondo l’Assessorato Regionale dell’Energia e dei Servizi di Pubblica Utilità (Arespu) risulterebbe inquinato. Dopo anni di divieti, privazioni e diffida ai turisti di non prendere bagno in quella zona di mare limitrofa al torrente Pagliara, ci si accorge adesso che l’acqua non è inquinata. Ciò sta pure a dimostrare che la condotta sottomarina regge bene e che i liquami depurati e poi scaricati in mare non presentano tracce di inquinamento. Difatti, dalle analisi delle acque marine di balneazione nei pressi della condotta sottomarina, è pure emerso che “l valori sono entro i limiti delle tabelle normative prese a riferimento”. Roccalumera, dopo questo risultato, può vantarsi di avere il mare pulito e limpido e che non ci sono più zone interdette alla balneazione. Il sindaco Gaetano Argiroffi, assessori e consiglieri di sono dichiarati soddisfatti di questo risultato, anche perché il depuratore consortile è stato rimesso a nuovo, con rifacimento della tubatura e della condotta sottomarina. Quest’ultima scarica le acque reflue depurate a circa trecento metri della riva, senza creare fetori e sversamenti. Tutto a norma. Adesso si tenta il passo della bandiera blu.