SANT’ALESSIO – Un nuovo ricorso, stavolta di una impresa di Siderno esclusa dalla gara perché l’offerta era stata considerata anomala, potrebbe rallentare la consegna dei lavori per il ripascimento della spiaggia di Sant’Alessio che erano stati aggiudicati, in seconda battuta, l’8 maggio scorso, ad una ditta di Sant’Agata Militello.
L‘impresa ricorrente lamenta violazioni nell’ambito della valutazione della anomalia, ed ha quindi chiesto al Rup di revocare l’aggiudicazione all’impresa di Sant’Agata di Militello e aggiudicasse l’appalto alla impresa di Siderno “previo l’instaurarsi di un contraddittorio effettivo”. L’amministrazione comunale ha deciso di affiancare al Rup un professionista esterno esperto di diritto amministrativo come supporto tecnico – giuridico, in considerazione della rilevanza dei lavori e dell’interesse che gli stessi siano al più presto consegnati. L’appalto di questi lavori sembra avvolto da una maleficio. L’impresa di Catanzaro prima in classifica è risultata, dal controllo sulla Banca Dati Nazionale Antimafia, destinataria di un provvedimento interdittivo antimafia, per cui la commissione di gara presso il Provveditorato per le Opere pubbliche Sicilia e Calabria, ha provveduto ad assegnarla alla seconda in classifica, l’impresa di Sant’Agata Militello che era risultata in regola.
Il percorso per arrivare alla consegna dei lavori, però, non si interrompe ed i 35 giorni per la stipula del contratto decorrono dalla data dell’aggiudicazione. Trascorso questo termine, salvo imprevisti, si passerà all’inizio vero e proprio dei lavori.
L’impresa di S.Agata Militello sulla base d’asta di 1,061 milioni, si era offerta di eseguire i lavori per l’ importo di 477mila 255 euro. Mentre l’offerta tecnica migliorativa prevedeva la stesura di altri 12.500 metri cubi di sabbia oltre i 120.000 previsti, mentre l’offerta temporale garantisce il completamento dei lavori in 145 giorni anziché 180. Adesso arriva il ricorso di una delle imprese escluse per offerta anomala.