Con una cerimonia che avrà luogo in Piazza Nino Prestia e che prenderà il via alle ore 18.30 di sabato 3 giugno per iniziativa dell’Associazione “Al tuo fianco”, anche Alì Terme avrà la sua panchina rossa a simboleggiare la lotta contro ogni tipo di abuso sulle donne e la scia di sangue che ne è conseguita a seguito dei numerosi atti di femminicidio che sempre più numerosi si succedono in ogni parte del mondo. Al cospetto anche degli alunni della Scuola Secondaria di primo grado di Alì Terme si susseguiranno gli interventi dell’Avvocato Cettina La Torre, presidente dell’Associazione “Al tuo fianco”, della Dirigente Scolastica dell’Istituto Comprensivo di Alì Terme dott.ssa Giovanna Mosca oltre alle testimonianze di Vera Squatrito, madre di Giordana, la ventenne uccisa con 48 coltellate dal suo ex fidanzato il 7 ottobre del 2015 e di Giovanna Zizzo madre di Laura Russo, la dodicenne uccisa dal padre a San Giovanni La Punta nell’agosto del 2014. Il tutto dopo i saluti di rito del primo cittadino aliese, l’imprenditore termale Giuseppe Marino.Secondo una ricerca citata di recente dal ministro della Giustizia, Andrea Orlando, esaminando tutti i casi di omicidio preterintenzionale che vedono come vittime le donne, su 417 casi di sentenze emesse dal 2012 al 2016, 355, ovvero l’85% dei casi, sono classificabili, come femminicidio. Sono cioè donne uccise da uomini in quanto donne. Un fenomeno tristissimo che merita di essere attenzionato il più possibile. La panchina rossa, pertanto, vuole essere un imperituro ricordo delle tante vittime innocenti ma al contempo anche un simbolo della condanna della violenza in genere.
Alì Terme: una panchina per la vita contro il femminicidio
