SANTA TERESA DI RIVA – Ottocentosettanta milioni per il raddoppio del binario sulla Fiumefreddo – Letojanni, ancora in corso la progettazione definitiva del raddoppio da Letojanni a Giampilieri. Rete Ferroviaria Italiana, la società che gestisce l’infrastruttura ferroviaria italiana, ha comunicato in questi giorni con l’amministratore delegato Maurizio Gentile, che si prevede di avviare la conferenza dei servizi nei primi mesi del 2018 con la possibilità di far partire entro la fine dell’anno l’appalto del lotto Fiumefreddo – Letojanni. L’anno successivo sarà la volta del secondo appalto.
Per quanto riguarda la Fiumefreddo – Letojanni – Giampilieri l’intero tracciato sarà realizzato in variante rispetto alla linea attuale esistente. E soprattutto con un progetto che risulta gradito ai sindaci dei comuni rivieraschi, che più volte ne hanno chiesto la modifica per salavuardare le piccole frazioni e i quartieri che intersecavano il tracciato scelto dalle ferrovie. Ora tutto è stato spostato in galleria. La lunghezza complessiva del tratto in progetto è pari a 42.395 metri nei quali è prevista la realizzazione di 10 gallerie di linea per uno sviluppo complessivo di 36.086 metri (pari a circa l’85 % della tratta). Galleria Calatabiano, L=5687.5m; Galleria Taormina, L=7980m; Galleria Letojanni, L=3898m ; Galleria Forza D’Agrò, L=2435m; Galleria Quartarello (S.Teresa), L=2816m; Galleria Sciglio, L=5681m; Galleria Nizza, L=510m; Galleria Alì, L=147m; Galleria Caopoali, L=4199m; Galleria Scaletta, L=2733m.
Le gallerie naturali saranno realizzate, quando di lunghezza superiore ai due chilometri, a doppia canna a singolo binario; le gallerie di lunghezza inferiore saranno realizzate con sezione a singola canna e doppio binario.
E’ prevista la realizzazione di tre nuove stazioni: Fiumefreddo, Taormina e Sant’Alessio – Santa Teresa di Riva; e di tre nuove fermate: Alcantara, Nizza – Alì, Itala – Scaletta. Inizio dei lavori; 2030.
Di raddoppio e spostamento del tracciato ferroviario sulla Messina-Catania del tratto Fiumefreddo-Giampilieri, se ne parla ormai da oltre 20 anni, quando i tecnici delle ferrovie presentarono lo studio di massima che nel 1996 diventò progetto definitivo e fu inviato alla Regione, da allora tante parole, pochi o nulla i fatti concreti ad oggi.
Ancora oggi Messina e Catania non sono collegati con il doppio binario e la linea ferrata corre per lunghi tratti tra i centri rivieraschi e costeggia il mare che anno dopo anno lambisce sempre più la costa mettendo a rischio la stessa linea ferrata. Per non parlare dei vari smottamenti occorsi tra Capo Taormina, Capo Sant’Alessio a Capo Alì.