SANTA TERESA DI RIVA – Casa per anziani, parcheggio pubblico e campo di bocce: nulla di tutto questo è stato realizzato nel quartiere Fiorentino, nonostante la sua riqualificazione (dove era anche previsto il nuovo edificio per il liceo scientifico) fosse una delle priorità dell’amministrazione comunale. In cinque anni se ne sono perse le tracce, anzi nel parco progetti che è stato prodotto in questi cinque anni, non ce n’è uno che faccia riferimento a questa promessa. In effetti, però, l’amministrazione comunale in questi anni ha fatto molto per la socializzazione degli anziani, organizzando gite, cure termali, pranzi, spettacoli. Anzi, proprio per il prossimo giovedì è stato programmato uno spettacolo per gli over 65 a conclusione del quale verrà offerto un ricco buffet a base di prelibatezze dolci e salate. Tutto molto bello, ma dura lo spazio di un mattino.
Tutt’altra cosa è la “Casa per anziani” della quale si parlava cinque anni fa. Le case per anziani sono tipi di strutture residenziali pubbliche assai diffuse ovunque. Offrono le soluzioni possibili per le persone anziane che non possono o non vogliono vivere da sole nella propria casa e che preferiscono una compagnia e una assistenza continua e che non si possono permettere l’ospitalità in case di riposo private. Non una casa di riposo, ma qualcosa in più, una attenzione che non si limiti alle gite (l’ultima di tre giorni nella terra di Montalbano non ha raggiunto il numero sufficiente di partecipanti) a ai pranzi di Natale con un artefatto clima di allegria, ma una risposta specifica ai bisogni ed alle richieste, anche insespresse, delle persone anziane, in costante aumento anche nella nostra dittadina.
Nel clima di spending review l’amministrazione comunale ha chiuso il centro diurno di corso Regina Margherita ospitatoin locali presi in affitto, trasferendolo in un container alla periferia del paese. Il campo di bocce realizzato dall’amministrazione Lo schiavo alla periferia del paese è lasciato nel più completo abbandono e quindi inutilizzabile. E sempre in clima di risparmio è stato tagliato il numero di anziani assistiti dal servizio sociale. Per fortuna è stato mantenuto, nonostante il disimpegno del distretto socio sanitario D32, il servizio gratuito di mobilità sociale per disabili e anziani privi di supporto familiare o con grave difficoltà pisico – motoria anche temporanea, verso le strutture sanitarie, centri riabilitativi e socializzazione, stipulando una convenzione con l’associazione Penelope.