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sabato, Novembre 23, 2024
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Taormina, rimossi i chioschi di Via Teatro Greco: ora i lavori del G7

Si deciderà soltanto a fine maggio, a G7 concluso, se potranno tornare o no in Via Teatro Greco i chioschi degli 8 ambulanti, per un totale di 20 famiglie, che hanno lasciato nelle scorse ore la panoramica arteria che porta al sito archeologico più visitato di Taormina e della Sicilia. Gli ambulanti hanno smontato le proprie strutture secondo quanto richiesto e disposto dall’apposita ordinanza emessa dalla casa municipale taorminese. Per il momento si tratta di uno sgombero con revoca del suolo pubblico in occasione del periodo del G7 e per consentire l’esecuzione dei lavori di asfaltatura della Via Teatro Greco. Tuttavia la preoccupazione tra gli operatori economici del luogo è tanta ed è comprensibile. C’è la paura che al termine del summit internazionale possa arrivare la decisione di ricollocare i gazebo in altra aree della città, che indubbiamente non sarebbero altrettanto visibili o redditizie come l’attuale sede di Via Teatro Greco.

Nelle scorse ore è stato fatto il punto della situazione in tema di sicurezza in vista del G7 presso la Prefettura di Messina.

Non sarebbe nemmeno da escludere che, alla fine, i commercianti che si trovavano sinora ubicati con i chioschi nella parte terminale della via Teatro Greco, davanti all’ingresso dell’area storica, possano poi rientrare con delle migliorie da apportare all’aspetto estetico dei gazebo, nell’ottica di una rivisitazione delle misure paesaggistiche per la zona in oggetto. Certamente si dovrà arrivare ad un punto di incontro tra il Comune e la Soprintendenza ai Beni Culturali di Messina.

I primi sei chioschi sono stati trasferiti con l’ausilio di una gru durante la mattinata di mercoledì scorso, mentre altri due, che sono dotati di struttura mobile, sono stati portati via nella tarda serata. A questo punto inizia un mese di incertezza che porterà poi al bivio finale della vicenda, al crocevia del sì o no al ripristino della tradizionale collocazione. All’orizzonte c’è l’imminente avvio dei lavori di riqualificazione che prevedono la realizzazione di un nuovo manto e per l’esattezza la collocazione di un tappetino di color miele. L’auspicio è che, anche su questo fronte, quanto si andrà a realizzare possa poi rivelarsi duraturo e che non si concretizzino opere poi di breve durata e di facile usura.

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