SANTA TERESA DI RIVA – L’Anas ha diffidato la Fin Consorzio, società che ha realizzato la rete metanifera nel territorio comunale, a ripristinare a regola d’arte il tratto di strada statale 11 che a Santa Teresa prende la denominazione di via Francesco Crispi, da Porto Salvo a Barracca, da un anno interessata da disagi per pedoni e automobilisti a causa delle trincee rimaste “scoperte”.
La Fin Consorzio, che per contratto doveva consegnare il corso Francesco Crispi bitumato a regola d’arte entro il 31 marzo, dovrà eseguire i lavori immediatamente e comunque in tempo per consentire senza intioppi il passaggio della carovana del Giro d’Italia che sulle strade della Riviera Jonica transiterà in occasione della 5° tappa, Pedara – Messina, il 10 maggio prossimo.
Nei giorni scorsi c’è stata una riunione operativa tra i tecnici dell’Anas e i responsabili degli uffici tecnici e delkla polizia municipale dei Comuni interessati dal passaggio del Giro d’Italia per fare il punto della situazione strade. La criticità del tratto Barracca – Porto Salvo della ss114 era al primo posto anche per le lamentele dei cittadini e delgi automobilisti che hanno segnalato all’Anas, ente proprietario della strada, le condizioni piettose in cui era stato lasciato il fondo stradale, vero e proprio percorso di guerra per automobilisti, motociclisti e pedoni.
Alcune strade che rientrano nelle due tappe siciliane del Giro d’Italia, la Cefalù-Etna e la Pedara-Messina, in programma il 9 e 10 maggio, non sono sicure come verificato dagli organizzatori nel corso dei sopralluoghi lungo i tragitti ma i comuni che dovrebbero effettuare le opere non hanno le risorse per farlo. Per scongiurare l’annullamento delle due tappe, il governo Crocetta, in assenza del bilancio, ha deciso di intervenire recuperando i fondi necessari, pari a 500mila euro, dal Patto per la Sicilia. Ad anticipare i soldi sarà l’Anas che si occuperà dei lavori nelle strade di propria competenza e in quelle comunali, grazie a una convenzione firmata con le amministrazioni locali e gli assessorati regionali al Turismo e alle Infrastrutture. Per Santa Teresa il problema non si pone perché dovrà provvederci la società che ha realizzato gli scavi per il metano. Situazione diversa a Sant’Alessio dove sul versante sud dell’ingresso al paese ci sono trincee trasversali che mettono in pericolo gli utenti.