RICEVIAMO:
Gentile direttore, le scrivo perché il dramma della mia famiglia è al pari di tante altre famiglie, che magari si vergognano di denunciare i casi di povertà in cui stiamo vivendo e la miseria che sta assalendo le nostre case. Abito a S.Teresa, felicemente sposata e mamma di una adorabile bambina. Dal mese di dicembre mio marito è stato licenziato insieme a tanti altri (lavorava in una ditta a Messina) e mandato a casa senza stipendio. Io lavoravo presso una signora anziana, che è morta e mi hanno mandato a casa. Avevamo due stipendi minimi, ma li avevamo. Adesso, di colpo, non abbiamo nessun reddito e di colpo siamo rimasti senza soldi. Non abbiamo neanche i soldi per la benzina (la macchina è ferma da due mesi), né per pagare le tasse (da dicembre abbiamo sospeso il pagamento di telefono, della televisione, dell’assicurazione della macchina, luce, spazzatura ed acqua perché senza soldi). La nuova tassa sulla casa non l’abbiamo pagata (possono venire a prendersi pure la casa, l’unica cosa che ci è rimasta). Spesso non abbaiamo cinque euro per compare un chilo di pasta ed un pezzo di pane e dobbiamo ricorrere all’aiuto di qualche parente. L’altra volta, presa dalla disperazione stavo rubando del salame e del pane in un supermercato, ma poi mi sono messa a piangere e sono tornata a casa. Mia figlia mi cerca del latte o biscotti, che non posso comprargli. Le ho spiegato che non abbiamo neanche un centesimo, ma lei non capisce (alla sua età) e piange. Ci siamo rivolti a bar, alberghi, ristoranti, anche per lavare piatti o fare pulizie, ma tutti ci hanno detto di no. Che dirle direttore, sono sconfortata e spesso, per non farmi vedere da mia figlia, vado nel bagno e piango. Piango finchè mi mancano le lacrime. Sono sconfortata, triste e mal ridotta. Se dovessi stare male non ho neanche i soldi per le medicine. Possiamo morire tutti e tre. Come si fa. Direttore, mi aiuti lei, cosa posso fare per sopravvivere. Lo so che non ci sono sbocchi di lavoro. Che tutto è fermo, che ovunque ci sono licenziamenti. Ma come faccio a vivere se non ho soldi? La testa mi scoppia, mia figlia si lamenta, mio marito si sta esaurendo, mi devo curare perché ho la pressione a duecento e il cuore mi palpita, ma come faccio? E piango, finchè mi escono le lacrime.
Lettera Firmata
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La signora ha avuto il coraggio di denunciare la povertà che ha assalito da quattro mesi la sua casa, ma quante famiglie si trovano nelle sue stesse condizioni, quante famiglie non hanno più cosa mettere a tavola a pranzo, quante famiglie non hanno i soldi necessari per sopravvivere. Lo Stato non interviene e la Regione neanche. Ma chi non ha più lavoro che deve fare? La signora ha confessato che ha avuto la tentazione di rubare e chissà a quante mamme come lei è venuto in mente questo folle gesto. Un raptus che timbra una onesta famiglia. Il caso mi rattrista e mi addolora e non so come poter aiutare la signora. Certamente per la Santa Pasqua farò un regalo alla sua famiglia. Speriamo, però, che fra i 3500 visitatori del nostro giornale on-line ci sia qualche persona generosa che possa dare lavoro a questa giovane famiglia di S.Teresa. Grazie.
Gradirei che gli amici (che ci leggono su questa pagina) intervenissero con delle riflessioni o commenti costruttivi. Grazie anche a voi.
