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sabato, Novembre 23, 2024
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Lungomare e Nazionale, troppe buche. Porto Salvo – Barracca il tratto della vergogna

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Lungomare e strada principale come un groviera. Avevano appena finito di riassaltarlo il Lungomare di Santa Teresa di Riva martoriato dagli scavi per il metano, ed ecco che lo si smantella per gli scavi paralleli al marciapiede e perpendicolari alla carreggiata per la posa della fibra ottica. La tecnologia deve avanzare, non c’è dubbio, ma è anche vero che si disse che con la posa dei tubi per il metano l’impresa concessionaria avrebbe collocato i tubi per la fibra. Invece ecco che da ieri i tecnici della Telecom sono al lavoro per la stesura di tubi e cavi. 

Dal Lungomare alla strada statale. Nella zona sud, nel tratto compreso tra Porto Salvo (bivio per Savoca) e Barracca è tutta una serie di buche e trincee mal ricoperte che rappresentano un gravissimo pericolo per gli utenti a due ruote e cagione di danni per le auto. Anche qua questo dissesto del fondo stradale è eredità dei lavori per il metano. Mentre la zona nord da Porto Salvo a Bucalo è stata riassaltata, da Porto Salvo a Barracca i lavori non sono stati completati. Alle proteste dei motociclisti, degli automobilisti e dei residenti in genere, l’amministrazione scarica ogni responsabilità sulla concessionaria del metano, la quale in occasione dell’ultimo richiamo ufficiale (novembre 2016) aveva detto che i l’asfalto sarebbe stato posato in tempo con il termine contrattuale dei lavori, ovvero il 31 marzo. San Giuseppe è appena passato, la Primavera ha fatto irruzione con una bella giornata di sole, ma di lavori a porto Salvo e Barracca manco l’ombra.  Tenuto conto che a maggio su questa strada dovrà passare la carovana del Giro d’Italia, è lecito nutrire qualche preoccupazione. L’Anas, proprietaria della strada, che ne pensa? Ma alla fine, come succede sempre, si farà tutto in fretta, e la fretta è sempre una cattiva consigliera. Come sul Lungomare dove la stesura del tappetino d’asfalto dopo il passaggio del metano, ha lasciato pericolosi avvallamenti in corrispondenza delle botole del collettore della rete fognante, tutte ad una quota inferiore rispetto alla carreggiata, e quindi un potenziale pericolo, soprattutto per gli utenti su due ruote che, dovendo tenere la destra, se le trovano sotto le ruote, con contraccolpi che spesso portano a rovinose cadute.  Senza contare che molte delle strade interne che collegano a pettime strada statale (il corso principale) ed il Lungomare, sono nelle stesse condizioni pietose di sei mesi fa, nonostante in questi giorni l’ufficio manutenzione del comune abbia provveduto a rattoppare le buche più vistose, ma lo ha fatto con asfalto a freddo, che si sbriciola dopo qualche passaggio. L’amministrazione comunale è, forse, ancora alla ricerca di un esperto che dia le giuste indicazioni per la sistemazione delle strade cittadine? 

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