Il fronte della protesta contro il G7 si prepara all’appuntamento di fine maggio a Taormina con una manifestazione pacifica che gli organizzatori stanno predisponendo per evidenziare la voce del dissenso nei confronti delle politiche dei grandi del pianeta. È quanto emerso nel corso di un incontro effettuato a Taormina dal Partito comunista italiano che si è riunito nei giorni scorsi nel salone parrocchiale del Duomo. Alla riunione hanno preso parte Renato De Luca, rappresentante sezione esteri partito comunista, Antonio Bertuccelli, segretario regionale, Luca Gangemi, segreteria nazionale, Alfonso Di Stefano, rete Antirazzista, Antonio Mazzeo, giornalista ed Antonello Longo, gruppo sociale. Secondo gli intervenuti si starebbe registrando a Taormina “una sorta di occupazione militare” E’ stato anche precisato che a Catania sono al momento 21 le associazioni contrarie al G7. Si punta ad organizzare un controvertice dei popoli da far svolgere una settimana prima del summit dei Capi di Stato e di Governo. Una delle proteste evidenziate nella riunione dagli intervenuti riguarda anche il divieto di volantinaggio.
“Il G7 servirà a far passare – ha detto il giornalista Mazzeo – l’idea che le guerre contro il terrorismo internazionale dovranno continuare con intervento armato e militare. Non capisco il selfie del sindaco, Eligio Giardina con il premier, Paolo Gentiloni effettuato per mera campagna elettorale”. “Il G7 – ha affermato Longo – è un evento completamente estraneo al territorio. Nessuna ditta siciliana è impegnata nelle opere da realizzare”. I movimenti antagonisti si mostrano, insomma, determinati a far sentire, in modo pacifico ma accorato, la voce del dissenso ed anche se non sarà possibile accedere al centro storico di Taormina, che sarà zona rossa per il G7, vogliono organizzare comunque un controvertice.