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domenica, Novembre 24, 2024
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Mensa scolastica. La dieta che piace alle mamme.

 

 

ROCCALUMERA – Pace fatta tra l’amministrazione comunale, le mamme di alcuni alunni delle scuole elementari e medie ed i consiglieri di minoranza,  per quanto riguarda il menù della mensa scolastica. Questi ultimi addirittura, facendo capo a dei reclami provenienti dall’utenza, avevano chiesto “l’istituzione di una commissione mensa  poiché  attraverso la rappresentanza degli utenti che controllano l’andamento del servizio di refezione scolastica si può raggiungere l’obiettivo comune di verificare e ottimizzare la qualità del servizio e la sua organizzazione”. L’Azienda sanitaria provinciale (Asp) servizio di igiene degli alimenti e nutrizione, cui sono stati sottoposti le varie ricette della mensa scolastica di Roccalumera, ha espresso parere favorevole “alle variazioni apportate alle tabelle dietetiche elaborate” dalla dottoressa Francesca Caraci biologa nutrizionista.   Una sola raccomandazione da parte dell’Asp: personalizzare le tabelle per gli eventuali alunni affetti da patologie del metabolismo. Le modifiche apportate al menù ha lasciato tutti contenti:  genitori, alunni, amministratori comunali e maestranze. Si va dai primi piatti di riso alla zucca, pennette al prosciutto  e pasta al forno, ai secondi piatti  composti da petti di pollo,  vitello alla pizzaiola con patate, filetti merluzzo e tante altre pietanze, per la felicità dei bambini. Secondo la nutrizionalista Francesca Caraci sulla tavola non deve mancare mai il pane, la frutta e l’acqua minerale.  Rientrano così le proteste, con grande soddisfazione dell’assessore ai servizi sociali, Miriam Asmundo, che si è impegnata al massimo negli interessi degli alunni e delle loro famiglie.   La mensa scolastica verrà a costare 207 mila euro e  comprende 26 mila  pasti l’anno, rapportati per soddisfare le esigenze di tutta la scolaresca.  Il provvedimento amministrativo riguarda nello specifico gli alunni della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria, residenti nel territorio comunale e che svolgono le attività didattiche anche nelle ore pomeridiane.

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