SANTA TERESA DI RIVA –Il Comune di Santa Teresa di Riva ha presentato al Dipartimento Regione per l’Ambiente la richiesta di giudizio di compatibilità ambientale (Via) per il progetto di intervento di difesa della costa, “stabilizzazione e riqualificazione delle aree costiere del centro abitato”. Il progetto, comprensivo degli studi ambientali, è depositato presso il Dipartimento regionale dell’Ambiente dell’assessorato regionale al Territorio ed Ambiente. Ora non resta che aspettare i 60 giorni canonici per eventuali osservazioni e valutazioni da parte di chi potrebbe averne interesse, quindi sarà vagliato dal servizio competente Via-Vas. Normale trafila, che però richiede tempo. La spiaggia nella zona di Barracca dal 1970 ad oggi è arretrata di 70 metri rispetto all’attuale linea di costa; nella zona del Gambero, ossia al centro di Santa Teresa, la più devastata dalle mareggiate, è meno 16 metri. Mentre il fondale dal 2012 (quando vennero effettuati i rilievi batimetrici dall’Università di Catania) ad oggi, è sceso di 2 metri raggiungendo la profondità di meno 7 metri e mezzo. Il finanziamento richiesto è di 9.533.000 euro.
Il progetto prevede la realizzazione di opere di protezione dall’erosione costiera mediante la messa in mare di blocchi di natura vulcanica per costituire 14 pennelli quasi perpendicolari alla costa per uno sviluppo longitudinale pari a 3,3 km della linea di costa. E’ previsto inoltre il ripascimento mediante sabbie provenienti dalla risagomatura degli alvei dei torrenti Savoca e Agrò per un totale di 253.490 metri cubi. Questa soluzione dei pennelli invece della barriera parallela alla linea di costa, presenta un duplice scopo: permettono una protezione passiva all’azione del moto ondoso in concomitanza di mareggiate e rappresentano delle trappole ai sedimenti trasportate lungo costa delle correnti.