FURCI SICULO – La battaglia politica tra giunta municipale e consiglio comunale è iniziata. Dopo le dichiarazioni del presidente del consiglio Gianluca Di Bella, che auspica al più presto un cambio di rotta, un avvicendamento di assessori, giusto impegno preso dal sindaco Sebastiano Foti, è scesa in campo l’avv. Raffaella Anastasi assessore al commercio, contenzioso e risorse umane, con un articolato documento che contesta la presa di posizione del dott. Di Bella. Soprattutto quando il presidente ha evidenziato che “qualche assessore deve essere espressione del Consiglio”. Su questo punto la Anastasi si è scatenata, perché ha fatto notare che “non solo tutti e quattro gli assessori in carica sono espressione del Consiglio Comunale in quanto candidati in un’unica compagine che ha affrontato compatta (almeno allora) la competizione elettorale e regolarmente eletti, ma sono molto di più, sono la più alta espressione della volontà popolare con 785 voti (409 Scarcella, 144 Palato, 127 Anastasi e 105 Niosi) a fronte dei 1258 della lista Impegno Crescita e Sviluppo, ovvero i 2/3 dell’espressione popolare. Gli stessi assessori che nel rispetto degli accordi preelettorali si sono tutti e quattro dimessi per consentire a chi tale consenso popolare non l’ha ricevuto di sedere ugualmente sugli scranni del Consiglio. Circostanza che sicuramente il presidente e alcuni consiglieri preferiscono dimenticare ma il popolo di Furci certamente no!”. A detta dei cittadini elettori sembra una guerra di poltrone quella in atto tra consiglieri comunali e assessori. E finchè il sindaco non metterà ordine a questa diatriba, si continuerà su questa direttrice. Il primo cittadino Sebastiano Foti aveva promesso che a metà legislatura avrebbe “rivoluzionato” la giunta municipale, ma il provvedimento ancora non è arrivato, sebbene siano trascorsi due anni e mezzo del suo mandato. Ritornando alla lettera dell’assessore Anastasi c’è da dire che il finale è stato un po’ pungente nei confronti di Gianluca Di Bella: “ Il presidente – ha concluso – farebbe bene a fare una lunga riflessione perché il tempo è galantuomo e, prima o poi, i nodi vengono al pettine! Sarebbe il caso che dopo ben due anni e mezzo cominciasse, per il bene del paese, a fare finalmente il presidente del consiglio e la smettesse, invece, di essere il presidente dello scompiglio”.
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ECCO LA LETTERA COMPLETA CHE L’ASSESSORE RAFFAELLA ANASTASI HA INDIRIZZATO LA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DOTT. GIANLUCA DI BELLA.
Il Presidente del Consiglio in una recente intervista rilasciata alla Gazzetta del Sud, nascondendosi dietro le parole esce allo scoperto! Lui non ci sta! Ci vuole un cambio di rotta! Qualche assessore deve essere espressione del Consiglio! Ebbene non solo tutti e quattro gli assessori in carica sono espressione del Consiglio Comunale in quanto candidati in un’unica compagine che ha affrontato compatta (almeno allora) la competizione elettorale e regolarmente eletti, ma sono MOLTO DI PIU’…..sono la più alta espressione della VOLONTA’ POPOLARE…785 voti (409 Scarcella, 144 Palato, 127 Anastasi e 105 Niosi) a fronte dei 1258 della lista Impegno Crescita e Sviluppo, ovvero i 2/3 dell’espressione popolare; gli stessi assessori che nel rispetto degli accordi preelettorali si sono tutti e quattro dimessi per consentire a chi tale consenso popolare non l’ha ricevuto di sedere ugualmente sugli scranni del Consiglio!
Circostanza che sicuramente il Presidente e alcuni consiglieri preferiscono dimenticare ma il Popolo di Furci certamente no!
Il rispetto delle regole, il cosiddetto fair play, quello che ormai da tempo alcuni sembrano essersi gettato alle spalle, non può costituire, però, occasione per creare ostaggi o peggio merci di scambio!
Anche perché è proprio la gente che non ci sta! Quegli stessi elettori, ormai delusi, che si sono stancati di due anni e mezzo di minuetti che non rappresentano altro che la guerra delle poltrone che, ormai, è del tutto evidente, fanno gola a molti, e che nella mischia potrebbero consentire di conquistare la delega di assessore anche a qualche consigliere “ripescato”!
Il bene del Paese in vero non c’entra un bel niente!
La circostanza che la giunta debba essere “espressione del Consiglio” non può significare, sol perché si tratta di un Organo esecutivo, che all’interno della stessa debbano esserci meri “esecutori” di ordini, anche perché sarebbe una pretesa sicuramente azzardata di fronte a professionisti seri e preparati che non possono essere sminuiti nelle loro capacità per seguire o eseguire i capricci di chicchessia, senza alcun criterio, se non quello di “incidere” e così appagare la propria ansia di protagonismo.
Il Presidente farebbe bene a fare una lunga riflessione perché il tempo è galantuomo e, prima o poi, i nodi vengono al pettine!
Sarebbe il caso che dopo ben due anni e mezzo cominciasse, per il bene del Paese, a fare finalmente il Presidente del Consiglio e la smettesse, invece, di essere il Presidente dello scompiglio!
Avv. Raffaella Anastasi