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domenica, Novembre 24, 2024
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Che tempo farà? I consigli del meteorologo: L’anticiclone delle Azzorre non azzarda incursioni mediterranee.

 

L anticiclone delle Azzorre, conscio della sua abulicità in dese mediterranea, ha provato invano a rimettere in sella una relativa stabilità nel corso della giornata domenicale. Progetto fallito poichè il mediocre gpt (576 dam) ha determinato una giornata imbronciata, uggiosa e con isolate pioviggini londinesi.

Nel corso dei prossimi giorni, la corazzata altopressoria precipua permarrà in Atlantico, mentre il rinforzo delle vorticità zonali favorirà la distensione di un ramo azzorriano fin verso la Francia.

Il nostro paese, orfano di un sussidio anticiclonico adeguato, incapperà in una settimana di grande instabilità prettamente autunnale, per mano di uno sbuffo antizonale a 500 hpa reo di svariati intrallazzi perturbati. Andiamo ad analizzare esaustivamente l’evoluzione sinottica di inizio settimana.

L’emissione modellistica approntata dall americano GFS suffraga attendibilmente quanto preconizzato, disegnando uno stabilimento azzorriano con massimi di gpt in pieno Atlantico. La pronunciata zonalità oceanica consentirà ad un’appendice azzorriana di coprire parte dell’Europa centro/occidentale. Contemporaneamente, sul Mediterraneo centrale si avvierà fulmineamente un flusso di correnti fresche e molto instabili, che fluendo in un canale retrogrado, incontreranno le Baleari per poi innestare inusitatamente l’isoterma -24 a 500 hpa sull entroterra algerino.

Questo flusso retrogrado anti-zonale attivo nella media troposfera si insinuerà efficacemente all interno di un tessuto barico relativamente elevato attestato intorno ai 1025 hpa. Un’area di relativa alta pressione al suolo cui non sarà annessa alcuna stabilità atmosferica, per via della vastissima circolazione anti-zonale imperante a 500 hpa, capace di fomentare un regime di spiccata instabilità.

Lunedi, il flusso perturbato principale si disporrà da libeccio, mentre il ruzzolone degli sbuffi orientali fin verso il nord africa attingerà aria relativamente mite, recapitata sul messinese mediante un umidissimo flusso da S-SE al livello del mare.

Con questo quadro cosi impostato, le condizioni meteorologiche saranno inizialmente serafiche lunedi mattina, con cielo irregolarmente nuvoloso e assenza di fenomeni convettivi.

Fra il pomeriggio e la serata, il richiamo sciroccale interesserà tutto il messinese e la crescente instabilità convettiva potrà dar luogo a qualche circoscritto rovescio perlopiù di moderata intensità, mentre la città dello Stretto dovrebbe permanere in ombra pluviometrica a causa del getto pienamente libecciale.

In serata potrebbe accendersi attività ceraunica sullo Ionio, che potrebbe prendere di striscio parte del messinese ionico, ma che difficilmente effettuerà una facile penetrazione strettese, shiftando verso la Calabria meridionale.

Anche la giornata di martedi sarà segnata dalla marcata instabilità, con cielo plumbeo in mattinata. Fra il primo pomeriggio e la serata, reclamizzato da un getto da W-NW dovrebbe farsi strada una sfrecciata veloce di cb di origine tirrenica, che potrebbero apportare isolati rovesci sparsi anche a carattere temporalesco, mentre la città sarà bagnata da piovaschi ciclici e qualche veloce acquazzone pomeridiano.

Martedi l’isoterma -21 a 500 hpa serpeggerà lungo tutto il Tirreno meridionale, agevolando lo scoppio di ts marittimi e pelo-costa, ottimamente corroborati da un buon gradiente verticale.

I venti spireranno moderatamente dai quadranti meridionali, con predominanza del connubio ostro e scirocco ai bassi strati (S-SE), cui divergeranno aliti libecciali in quota (SW) lunedi e nordoccidentali (NW) martedi.

La colonnina di mercurio si attesterà su valori lievemente sopra la media stagionale, con l’isoterma +7 a 850 hpa che favorirà locali punte 18-19° lungo il versante tirrenico. Il tasso dell’UR farà segnare valori elevatissimi compresi fra l 80 e il 93% della notte. Le tendenze del tempo a medio termine prefigurano che dopo una giornata infrasettimanale di relativa stasi, fra giovedi e venerdi si potrebbe forgiare un insidiosissimo quanto atipico cut-off in territorio africano, con 560 dam. Fra sabato e domenica, la circolazione mite potrebbe essere espulsa dall’immissione di sbrisoli molto più freschi d’estrazione polare marittima. Il mediterraneo centrale ospiterà una breccia barica, con un vero e proprio tonfo di gpt. Sintetizzando, possiamo evincere che l anticiclone delle Azzorre si allonterà sempre più dal nostro paese, mentre un determinante blocco euro/asiatico prolungherà una spiccata dinamicità almeno fino al 20. Per il freddo continentale, l appuntamento è rimandato al mese di dicembre, wave 2 permettendo. 

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