FORZA D’AGRO – Comune e Parrocchia di nuovo ai ferri corti. Stavolta è stata la Parrocchia di S.Maria Annunziata ed Assunta a citare in giudizio davanti al Tar il Comune di Forza D’Agrò chiedendo l’azione di integrazione di un’area di 15 mq. adiacente all’abside della chiesa madre censita in catasto al foglio 19 che la parrocchia ritiene (erroneamente, secondo il comune) di sua proprietà. Il Comune di Forza D’Agrò ha deciso di resistere in giudizio affidando la difesa delle proprie ragioni all’avv. Nino Gazzara di Messina.
La questione è nata nel 2015 in seguito ai lavori di ristrutturazione della piazza Largo Piano, che confina anche con l’abside della chiesa madre della Annunziata. Il comune ha fatto sistemare tutta la piazza, “invadendo” (secondo il parroco) anche una porzione di terreno che era in uso alla parrocchia da oltre venti anni.
“Quell’area è da sempre utilizzata per la sosta dei veicoli dai parroci avvicendatisi negli anni” sostiene il parroco Luciano Zampetti, il quale aggiunge di “avere avviato procedimento di usucapione e di averne informato il Comune”. Inoltre sosteneva che i lavori necessitavano del parere della Soprintendeza.
“Il parroco rivendica un diritto di proprietà di uno slargo senza avere alcun documento, inoltre i lavori riguardavano la pavimentazione della piazza e non necessitavano di autorizzazione della Soprintendenza” sottolinea il sindaco Fabio Di Cara. Uno scontro tra istituzioni che ha già visto volare tanti fogli di carta bollata a sostegno delle rispettive ragioni. Ora si apre questa nuova pagina e sarà il Tribunale Amministrativo Regionale di Catania a scriverla. A Forza D’Agrò sembra essere tornati all’epopea di don Camillo e Peppone di guareschiana memoria con la “politica” paesana sullo sfondo.