“Nessun trattamento di favore per la mia Firenze, anzi è stato fatto un passo indietro in favore di Taormina”. Così il premier Matteo Renzi è tornato a parlare del G7 e lo ha fatto nel corso di un suo intervento a Firenze, in occasione della cerimonia per la firma del “Patto con Firenze”, a Palazzo Vecchio. “Per i malevoli che pensano che stiamo riservando trattamenti di favore a Firenze – ha detto il primo ministro -, sappiamo che non è così. I patti li abbiamo firmati al Sud ma anche a Milano”.
Il presidente del Consiglio si è detto orgoglioso della sua città che “ha dimostrato cuore e passione grandi rinunciando alla candidatura per il G7 per Taormina. I patti che stiamo firmando con le città e con regioni,a partire dal Mezzogiorno, segnano quindi un cambio di passo cruciale anche per lavoro in Ue”.
“Le polemicucce da quattro soldi lasciamole stare, non abbiamo fatto noi le scelte, le ha fatte l’amministrazione locale”, ha puntualizzato il premier quanto ai progetti per la città toscana previsti dal Patto. Come ormai è noto, è previsto per il 26 e 27 maggio 2017 a Taormina il vertice tra i rappresentanti delle sette grandi potenze mondiali. I ministri delle finanze di Italia, Francia, Germania, Canada, Regno Unito, Stati Uniti e Giappone si confronteranno sui temi caldi della politica mondiale, dalla crisi economica ai conflitti in Medio Oriente e l’immigrazione nella splendida cornice della Perla dello Ionio.
“La scelta di fare il prossimo G7 in Sicilia più che logistica è una scelta di politica culturale” ha evidenziato già nei giorni scorsi il premier Matteo Renzi alla presentazione nella Perla dello Ionio del logo ufficiale dell’evento. Lo stanziamento previsto dal Governo per il G7 è di 45 milioni. In particolare verrà messo a norma il Palazzo dei Congressi e si interverrà sulle strade di accesso alla città e sulla tratta autostradale Taormina-Catania. “Saranno giornate con evidenti limitazioni nei movimenti e per le attività commerciali ed alberghiere – ha detto il sindaco Eligio Giardina – ma va evidenziato il valore mediatico planetario che il G7 porterà a Taormina e le ricadute sono e saranno evidentissime”.