FURCI SICULO – “Se la sono cercata” è questa l’opinione in paese sui 65 impiegati comunali indagati per assenteismo e di questi sedici con l’obbligo della firma. “Il paese è piccolo – ha dichiarato Vincenzo Chillemi un cittadino attento ai problemi locali – per cui la gente vedeva e sapeva del particolare andazzo al Comune.
Certo dispiace di questo terremoto che si è abbattuto nella Casa comunale, però i dipendenti erano tutti informati di questi accertamenti in corso e con tutto questo hanno continuato. In piazza, nei bar, si parla solo di questo; ma nella gente c’è rabbia per il primato in negativo che ha sconvolto Furci Siculo”.
In verità questo scossone che ha colpito il Comune è stato proiettato su scala nazionale e da ogni parte d’Italia (soprattutto i furcesi residenti al nord) sono giunte telefonate in paese per sapere più notizie sull’assenteismo di alcuni dipendenti comunali. E se in paese c’è comprensibile turbamento, nelle stanze del Palazzo municipale “non si respira affatto – ha dichiarato l’assessore Concetto Ralli – perché l’ambiente è teso e nessuno parla. Dispiace che nel filone dell’inchiesta sia finito qualche impiegato ligio al dovere, evidentemente anche lui avrà collezionato qualche mancanza. Certamente disturba questa situazione che si è venuta a creare. Adesso occorre reagire, rimboccarsi le maniche, attivarsi meglio di prima ed essere presenti sul posto di lavoro”.
Ieri mattina al Comune erano tutti presenti. C’è un pò di tristezza negli uffici per i fatti di avantieri, ma si è lavorato con impegno. Certamente la pausa caffè che durava un’ora per alcuni impiegati è stata decimata, come pure annullati i possibili salti al supermercato. Da ieri tutti seduti al tavolo, per dare una spinta innovativa al proprio ruolo e lasciarsi alle spalle il passato. Pure l’assessore Alessandro Niosi è di questo avviso: “Anche perché – ha detto – non ci saranno cambiamenti nella pianta organica del Comune, né spostamenti di sorta. Tutti gli impiegati continueranno a svolgere il lavoro di prima. Certo in Municipio si è sconvolti, però bisogna reagire e lavorare con impegno”. In piazza S.Cuore, il centro raccolta del paese, qualcuno ha pure malignato, commentando ad alta voce “e se mandassero a casa i 65 impiegati coinvolti in questa inchiesta, il Municipio chiuderebbe i battenti?”.