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Via Crispi senza asfalto e piena di buche pericolose: il comune alza bandiera bianca

SANTA TERESA DI RIVA – Via Francesco Crispi a Santa Teresa di Riva, la strada principale da porto Salvo a Barracca, è un percorso di guerra a causa delle trincee scavate per la posa dei tubi per il metano e non ricoperti a regola d’arte che mettono in pericolo l’incolumità pubblica. Una sistemazione provvisoria, si disse, in attesa del rifacimento completo coast to coast del manto di asfalto. Solo che è passato un anno, la situazione peggiora di giorno in giorno, anche dal punto di vista della sicurezza degli automobilisti e della incolumità degli utenti su due ruote. Le piogge non fanno che peggiorare la situazione, visto che scavano laddove l’asfalto non è integro, creando pericolosissime buche nelle quali sistematicamente ci finiscono ciclisti e scooteristi, molti dei quali hanno intentato causa al comune per i danni patiti.  L’amministrazione comunale ha più volte sollecitato la società concessionaria ed esecutrice dei lavori, la Fin Consorzio di Roma, sia per iscritto che verbalmente, senza ottenere le risposte giuste: il rifacimento sarà completato quanto verranno ultimati i lavori. Quindi marzo 2017. Venti giorni fa (10 ottobre), quando l’impresa ha sollecitato la cittadinanza a presentare istanza per gli allacci alla rete del metano, il sindaco Cateno De Luca, nel corso di una riunione operativa con i rappresentanti della concessionaria, minacciò di non firmare gli avvisi se l’impresa non avesse prima completato l’asfalto di tutte le strade del paese interessate dagli scavi per il metano. Alla fine di quel vertice,  l’impresa ha ottenuto che venissero emanati gli avvisi per gli allacci, ma non ha preso alcun impegno per la sistemazione definitiva delle strade. L’amministrazione comunale aveva proposto una data, febbraio, l’impresa aveva replicato che non era possibile. E’ il caso di dire “cornuti e mazziati”. E’ possibile, invece, che un paese resti ostaggio di una situazione di pericolo e di degrado con una arteria principale in cui sono presenti più buche che asfalto. Che si siano trincee che presentano avvallamenti che mettono in pericolo l’incolumità di motociclisti, scooteristi e ciclisti e che mandano dal meccanico ogni auto che vi transita? Alle soglie della stagione invernale questa situazione non può che destare preoccupazione in quanto lungo tutti i due chilometri del tragitto, la copertura provvisoria ha già lasciato spazio a molte buche. E non è concepibile che mezzo paese abbia l’asfalto nuovo di zecca (il corso Regina Margherita) e l’altra metà no. Chi ha detto che a Porto Salvo e Barracca risiedano cittadini di serie B?

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