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venerdì, Novembre 22, 2024
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Patto per Messina, una occasione che non bisogna sprecare. Sindaci soddisfatti

Chi pensa che dopo la firma di ieri sul Patto per Messina, il percorso per tradurre in sviluppo le opere previste dal piano sia prossimo al traguardo, probabilmente si sbaglia. Perché è proprio adesso che non bisogna sprecare occasioni. Per evitare, come troppo spesso è accaduto in passato, di perdere fondi o non impiegarli. La pensano così i sindaci della provincia riuniti nelle tre macro-aree che raggruppano i Comuni della zona jonica, tirrenica e nebroidea. E, ieri, schierati con la fascia tricolore ai lati del tavolo su cui è stato siglato il Patto hanno gioito assieme per un risultato che, senza dubbio, è andato al di là delle iniziali aspettative e, soprattutto, di quei campanilismi che hanno caratterizzato le prime riunioni sul Masterplan. «L’accelerazione delle ultime settimane ci ha piacevolmente sorpreso – ha confessato Nino Bartolotta, primo cittadino di Savoca, che in questi mesi ha tenuto le redini dei sindaci della fascia jonica – era importante che si firmasse entro la fine dell’anno, adesso parte una seconda fase in cui dovranno maturare tutti gli interventi previsti». Mette le mani avanti l’esponente del Pd e avverte che, da adesso in poi, non si potrà sbagliare: «La cabina di regia è in mano alla Città metropolitana, dunque, la responsabilità di questa seconda fase ha un nome e cognome, per questo sarà importantissimo coordinare atti procedurali e amministrativi per portare a gara gli interventi». Opere che, prevalentemente, seguono i due filoni del potenziamento infrastrutturale e della messa in sicurezza del territorio. «La viabilità e la lotta al dissesto idrogeologico – ritiene Bartolotta – rappresentano il binomio vincente su cui puntare da qui in avanti».

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