“Suonare al Teatro Antico di Taormina è stato bellissimo, un’emozione che attendevo da tempo”. Così si è espresso Francesco Buzzurro, uno dei più apprezzati e poliedrici chitarristi italiani, esibitosi con il suo amato strumento in occasione del “Taormina Culture of Excellence”.
Durante l’evento il Maestro è stato premiato come esempio di eccellenza italiana a livello internazionale. Nato a Taormina nel 1969, Buzzurro con la sua chitarra ha portato la musica nel mondo senza dimenticare le sue origini. La Sicilia scorre nelle sue vene e nelle sonorità, ed anche la “sua” Taormina di cui si è sempre sentito fiero ed orgoglioso di esserne” figlio”.
“A Taormina ci sono nato –afferma Buzzurro- ed ho un legame forte con questi luoghi per via dei ricordi adolescenziali legati alla mia famiglia. Aggiungerei che la storia greca della Sicilia ha avuto inizio a Naxos, che è anche il titolo di uno dei miei dischi, e dunque nella mia musica il richiamo alle mie radici è molto presente”.
Talento precoce, inizia a suonare la chitarra a soli 6 anni ed oggi è un apprezzato artista dotato di eccezionale versatilità. Tra i tanti riconoscimenti ottenuti è stato votato dalla rivista di settore “Musica Jazz” come uno dei più talentuosi artisti del panorama internazionale. Inoltre, è stato eletto “miglior chitarrista jazz” in un sondaggio dei lettori della rivista “Guitar Player Magazine” e “miglior chitarrista europeo” dalla Borsa Internazionale della Cultura di Friburgo. Buzzurro è un vulcano che travolge e stupisce con la sua chitarra, che nelle sue mani diventa una piccola orchestra.
L’artista affronta la musica senza alcun vincolo, non esistono limiti per lui così che a un suo concerto si può gioire ascoltando brani di giganti del jazz seguiti da una romanza come il “Nessun dorma” di Giacomo Puccini. A prescindere da quale sia il genere del brano proposto, Francesco Buzzurro lo interpreta in modo assolutamente personale e i suoi arrangiamenti trascendentali sono ormai celebri. Invece, le sue composizioni originali rivelano gli aspetti più intimi della sua personalità. Una totale padronanza dello strumento gli permette di intrecciare linee melodiche, ritmo e armonie senza mai porre limiti alla sua creatività. Profondo innovatore dell’utilizzo di questo antico strumento, oggi è docente di Chitarra Jazz al Conservatorio di Salerno, tiene ogni anno seminari unificati di chitarra classica e jazz all’University of Southern California di Los Angeles e numerose masterclass in Italia e all’estero. Non a caso Ennio Morricone lo ha definito “tra i più grandi chitarristi al mondo perché capace di rendere fruibile a tutti la musica colta”.
Per Taormina è un onore e un vanto poter annoverare fra i suoi concittadini un artista che coniuga il suo talento con l’amore e l’umiltà di chi con la musica arriva all’anima delle persone, lontano dai frequenti eccessi delle celebrità. Proprio la Perla dello Ionio si conferma romantico anello di congiunzione fra passato, presente e futuro di questo grande musicista internazionale, che in merito afferma “Taormina la porto sempre nel cuore ovunque vada, perché è un luogo meravigliosamente magico e straordinariamente carico di storia, per questo spero di ritornarci sempre con la mia chitarra in spalla”.
