“Al G7 del prossimo anno a Taormina si discuterà – tra le altre cose – delle “situazioni di crisi a livello internazionale, soprattutto nel Mediterraneo e nel Medio Oriente”, e del “problema della migrazione e dei profughi”. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni in un’intervista all’agenzia russa Tass. Gentiloni si è così soffermato, quindi, sull’agenda dei lavori della due giorni di politica internazionale che avrà luogo a Taormina il 26 e 27 maggio del prossimo anno anticipando quelli che saranno i punti principali da affrontare. Il Ministro ha evidenziato che “la presenza dell’Italia nel Consiglio di sicurezza dell’Onu assieme alla Francia, al Giappone, alla Gran Bretagna e agli Usa (membri del G7) favorirà la creazione di una visione comune sui temi di attualità mondiale”.
“Speriamo – si è augurato sempre Gentiloni – che il lavoro al Consiglio di sicurezza permetta di ottenere la partecipazione costruttiva della Russia nella ricerca delle soluzioni”. “Inoltre – ha detto – riteniamo che il G7 possa dare un contributo importante insieme ai partner internazionali, inclusa la Russia, nella lotta contro il terrorismo e l’estremismo. E’ molto importante sradicare questi fenomeni, contrapponendo loro la tolleranza, il pluralismo, il dialogo interculturale e inter-religioso”. Inoltre, ha aggiunto Gentiloni, “intendiamo includere nell’agenda del G7 i temi della stabilizzazione e dello sviluppo in Africa, soprattutto nei Paesi a sud del Sahara, i cui avvenimenti si riflettono sull’Europa e in seguito influenzano tutto il pianeta”.