Il presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta allontana lo spettro dei tagli all’ospedale San Vincenzo di Taormina. Lo ha fatto nel corso di una visita a Taormina, nella quale ha incontrato i sindaci della zona anche per discutere l’appuntamento del G7 in programma nella capitale del turismo siciliano nel maggio 2017.
“I tagli all’ospedale di Taormina non ci saranno – ha detto Crocetta -. Il problema è nato a seguito di una bozza di piano che era stata predisposta dalla burocrazia e di cui il sottoscritto non era nemmeno a conoscenza. Ma un piano sanitario deve essere visionato ed approvato dal sottoscritto e dalla Giunta regionale e non può essere portato avanti senza che venga sottoporlo al parere dei sindaci e dei manager. Non ci saranno tagli all’ospedale San Vincenzo, sarebbe una cosa senza senso, mi sento di rassicurare gli amministratori e i cittadini su questo. Non si può pensare ad una sanità che sposta e accentra tutto sulle città metropolitane, quindi su Messina, Catania e Palermo. Le scelte vanno fatte passando per il confronto con il territorio, e quindi con i sindaci e con i manager, non può essere altrimenti”.
Crocetta nel suo intervento, parlando ai sindaci, ha ripetuto più volte l’espressione “non ci saranno tagli”, a voler rimarcare che la sforbiciata insomma non è nell’agenda di Governo: “siamo sulla stessa linea con l’assessore alla Sanità, è anche la sua stessa linea”. “Che senso avrebbe depotenziare Taormina? Sarebbe una cosa priva di ogni logica – continua Crocetta -. Non ci può essere un piano che vada avanti senza la mia adesione, e quella bozza non mi trova d’accordo. E’ tutto qui il discorso. Se venisse toccato l’ospedale di Taormina, in pratica tra Taormina e Catania non avremmo più una struttura pienamente funzionale come quella che c’è qui. Io sono anche contrario anche alla chiusura di Mistretta e anche in quel caso si rischia di determinare delle complicazioni negli spostamenti, specie poi nei mesi invernali, tenendo conto che oltretutto la Provincia di Messina ha ben 108 comuni e una conformazione territoriale anche montana con aree di non semplice collegamento tra loro”.