FURCI – “I gatti liberi presenti sul territorio comunale sono posti sotto la tutela del sindaco ed hanno diritto a ricevere alimentazione, riparo e cure. E’ vietato a chiunque maltrattare i gatti che vivono in libertà”. E’ questo l’incipit di una ordinanza del sindaco di Furci, Sebastiano Foti, firmata ieri e divenuta subito esecutiva. Sindaco “gattaro”, quindi? O forse un atto dovuto per “la convivenza con la popolazione felina” e per la “tutela dei gatti liberi sul territorio comunale”. Sia come sia è pur sempre un fatto curioso e certamente positivo che un sindaco si dichiari turor, e con tanto di ordinanza, dei numerosi gatti liberi presenti sul territorio comunale. Però i cittadini di Furci che hanno compassione dei felini randagi devono fare attenzione anche ad un divieto scritto a chiare lettere nella stessa ordinanza: “E’ fatto divieto a chiunque non autorizzato di offrire cibo a gatti liberi vaganti e di lasciare a disposizione. Coloro che intendono collaborare anche con offerte di cibo devono prendere accordi con gli uffici comunali preposti”. Insomma, i gatti di Furci se vogliono mangiare devono dare la caccia ai topi. E’ una questione di igiene pubblica – recita l’ordinanza – emessa, però, il giorno dopo che nelle cantine nei garage delle case popolari di via Regnanti è stata scoperta una infestazione da pulci che ha reso quei locali off limits. Immediato l’intervento per una operazione di disinfestazione con una spesa modica, poco meno di 2.500 euro.