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domenica, Novembre 24, 2024
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Che tempo fa? I consigli del nostro meteorologo

ESTREMA DINAMICITA’ SETTEMBRINA: DALLA FRESCURA AL TEPORE TARDO-PRIMAVERILE LIBECCIALE. DA SABATO NUOVA RINFRESCATA

Di questo ostinato cut-off che ha impegnato insistentemente le regioni meridionali ce ne ricorderemo a lungo. I nostri pluviometri si sono decisamente rimpinguati. Che l’estate abbia ormai imboccato il viale del declino era ormai lapalissiano a causa dell invecchiamento dell anticiclone delle Azzorre, ormai asociale in pieno Atlantico. Le molteplici vicende perturbate legate al violentissimo cut-off pressochè stazionario hanno riguardato anche la Sicilia, dapprima con improvvisi temporali originatisi sul Tirreno durante le ore notturne e mercoledi mediante una pericolosissima linea di convergenza, che il getto libecciale ha manovrato verso la Calabria dopo averi sfogato in mare.

Gli evidenti strascichi instabili legati al vortice freddo in quota in fase di frontolisi hanno influenzato negativamente anche questi ultimi giorni, con la genesi di fulminei congesti che in qualche occasione hanno forgiato spettacolari cumulonembi marittimi. Tuoni notturni paurosi, saette maestose e piogge dirotte intermitenti, ma il peggio è passato.

Lunedi, l’instabilità termo-convettiva ha rimpiazzato quella marittima, con fortissimi temporali che hanno bersagliato l’Ennese e il Catanese, mentre brevi rovesci di moderata intensità si sono inoltrati fin verso la costa ionica messinese, con getto nordoccidentale a 500 hpa.

Dopo questa lunghissima fase di forte instabilità ( marittima e poi termo-convettiva), le condizioni meteorologiche si rabboniranno grazie ad un fallace cuneo altopressorio pre-frontale. Andiamo ad analizzare esaustivamente la schema euro/atlantico pro-miglioramento.

L’emissione modellistica approntata dal canadese Gem evidenzia come l anticiclone delle Azzorre si tenga distanziato dalla scena Mediterranea, con il sue fondamenta strutturali in pieno Atlantico.

L’onda calda che fino a qualche giorno fa imperava sulla penisola iberica verrà trafitta da una intensa saccatura d’estrazione atlantica, che giovedi allocherà un profondo minimo depressionario di ben 1000 hpa sul Golfo di Biscaglia orientale.

Siffatta configurazione depressionaria, oltre a dare respiro alla penisola iberica (isoterma +4 a 850 hpa), innesterà un transeunte richiamo caldo di natura pre-frontale, che fra giovedi e sabato mattina intiepidirà provvisoriamente tutta la Sicilia. Nella seconda metà settimanale, questa risposta calda che avvolgerà le estreme regioni meridionali sarà supportata da un moderato rialzo del gpt, che oscillerà verosimilmente fra i 584 e i 588 dam.

Le intrusioni fresche dai Balcani saranno temporaneamente inibite, ma modeste infiltrazioni umide a 500 hpa potranno localmente generare cirrostrati e basso cumuli, in un contesto di variabilità positiva.

Con questo scenario lievemente sopra-media, le condizioni meteorologiche saranno sostanzialmente favorevoli, con cielo poco/parzialmente nuvoloso per buona parte delle giornate di mercoledi e giovedi.

In alcuni frangenti, la volta celeste potrà essere temporaneamente corrucciata da sterili cirri o basso cumuli marittimi, in rapida dissoluzione.

I venti spireranno debolmente dai quadranti meridionali, con aliti di ostro e libeccio (S-SW), che lungo l’imboccatura settentrionale strettese potrebbero toccare picchi di 16-18 nodi.

Di conseguenza, lo Stretto settentrionale sarà molto increspato, mentre il Tirreno sarà in stato “olio” per una piacevole balneazione (temperatura superficiale 24.5°).

La temperatura, nella norma mercoledi, si mitigherà da giovedi con la colonnina di mercurio che localmente toccherà i 28-29° per effetto favonio. Il tasso dell’umidità relativa farà segnare medi compresi fra il 50 e l 80%.

Le tendenze del tempo a medio termine prefigurano una marcata dinamicità spiccatamente zonale per l’intera seconda decade. Mentre il decentramento del VP sull Artico canadese installerà una Nao +, sul Mediterraneo assisteremo ad andamento termico schizofrenico, con il tepore pre-frontale che da sabato potrebbe essere nettamente limato dall inserimento di refoli temperati atlantici.

La mia convinzione è che l anticiclone delle Azzorre non riuscirà più a radicarsi sul Mediterraneo e le veloci parentesi altopressorie saranno annesse esclusivamente a saccature occidentali. Reinstallazione dell’estate settembrina fallita. Largo alla volubilità autunnale tipicamente zonale.

 

 

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