Mandanici – La sesta edizione del convegno Archetipi e Territorio, curato da Pino Mento, quest’anno ha per titolo “La Sicilia e le sue culture- Conoscere, Pensare, Agire”. Il convegno, allocato nelle sedi “storiche” del Museo etno antropologico e del Monastero S. Maria Annunziata, avrà inizio venerdi alle ore 17,30, con i saluti del sindaco Armando Carpo.
I relatori saranno presentati da Silvana Paratore. Nel corso della serata inaugurale parleranno Mario Bolognari (la Sicilia e le sue culture), Girolamo Cotroneo (Esiste una cultura siciliana?), Giuseppe Campione (Nel Mediterraneo; eventi come storia?) e Salvatore Scuto (La Sicilia e le sue culture, dai Bizantini ad oggi). Il congresso si concluderà domenica prossima, quando il prof. Giuseppe Vita consegnerà il “premio Raoul Di Perri 2016 per la Scienza, l’Arte e la Cultura”.
Quest’anno, per la prima volta, il prof. Giuseppe Gembillo, con la partecipazione straordinaria del prof. Agatino Santoro e dell’architetto Giuseppe Falzea, consegnerà il premio “Giovani Cultori della Scienza”. Pino Mento dell’ Osservatorio di Antropologia Cognitiva si chiede se “c’è ancora spazio per il “Mito e il Sogno della Bellezza e della Giustizia” nella dimensione contemporanea del territorio in cui viviamo”. Mento, continua dicendo “la nostra “Sicilia è disseminata da tracce antropologiche che rivelano un destino narrativo primordiale al centro del mediterraneo. In alcune aree, dove la temporalità è ancora sospesa e la realtà oscilla tra l’accadere, l’inerzia e le negazioni del passato, sarà la mente dell’uomo, con la sua cultura, la conoscenza, le sue musiche e le architetture a ridisegnare – un ritmo dominante – di bellezza nel territorio, e trascinare fuori definitivamente la percezione di incombente abbandono territoriale, sociale, spirituale e giuridico che ha caratterizzato i fenomeni critici di questo secolo.
Questo evento è un tentativo di rivisitazione critica dei concetti di spazio, luogo, ambiente, territorio e paesaggio attraverso una prospettiva antropologica e storica della percezione dei comportamenti umani e dei fenomeni che in essi avvengono. Un occasione culturale di confronto tra aree del sapere apparentemente distanti tra loro come le neuroscienze e la psicoanalisi, l’architettura e il design, le scienze musicali e l’archeologia, l’economia e il diritto, la filosofia e la geografia, l’antropologia e la storia”.