Si riaffaccia all’orizzonte l’appuntamento cruciale per il futuro con l’atteso esame della Corte dei Conti sul piano di riequilibrio e intanto la casa municipale taorminese mette da parte un tesoretto da 8milioni e 380 mila euro per scongiurare il rischio di nuovi pignoramenti e relative conseguenze sui conti dell’ente locale.
Una manovra finanziaria ad hoc che sta predisponendo la Giunta dovrebbe garantire il normale funzionamento delle attività’ di Palazzo dei Giurati per il secondo semestre dell’anno in corso: il dettaglio delle spese garantite prevede 2 milioni 800 mila euro per le spese di personale compreso i contributi; rate di mutui ed obbligazioni ricadenti nel secondo semestre 192 mila euro; espletamento servizi indispensabili 5 milioni 371 mila euro.
Vengono considerati impignorabili anche gli introiti che arrivano da Stato, Regione o altri Enti che riguardano l’espletamento dei servizi sociali. Il tutto è stato proposto da parte dell’assessore alle Finanze, Salvo Cilona. La città resta, comunque, con il fiato sospeso sulla questione finanziaria, in attesa che venga dato l’ok dalla Corte dei Conti al piano di riequilibrio decennale. Come si ricorderà l’incartamento, approvato dal Civico consesso, è stato inoltrato al Ministero delle Finanze e adesso si attende soprattutto l’esame proprio da parte della Corte di Conti.
Urge sapere al più presto l’esito della questione anche se intanto il Comune si sta preparando ad ulteriori richieste di esborsi che potrebbero arrivare da un momento all’altro. Il piano di riequilibrio presentato al Ministero e alla Corte dei Conti calcola un debito attuale di 14 milioni. La città del centauro sarà costretta a pagare per 20 anni una maxi rata, su base annua della rata di mutuo, pari a 929mila euro. Karen Tama’