SANTA TERESA DI RIVA – La piazza nel quartiere Chiesa Nuova di Misserio è stata intitolata al frate missionario Santi Mantarro (1890-1971) originario della frazione di Santa Teresa di Riva. Erano presenti alcuni parenti e discendenti del missionario salesiano nato a Misserio, allora frazione di Casalvecchio, il 28 marzo 1890 e morto a Shillong, in India, il 30 luglio 1971, all’età di 81 anni, di cui 51 spesi nella vita salesiana. L’amministrazione comunale era rappresentata dall’assessori Annalisa Miano e Gianmarco Lombardo e dal presidente del consiglio Santi Veri. La cerimonia, a cui ha partecipato tutta la cittadinanza, è stata benedetta da padre Carmelo Mantarro, anche lui lontano parente del missionario.
Da tempo i residenti di Misserio avevano manifestato il desiderio che quella piazza senza nome sorta proprio nel quartiere dove era nato il missionario, fosse intitolata a Santi Mantarro, il frate che ha operato in India fino dal 1929 e dove era conosciuto come “muratore di Dio” per la sua instancabile attività e per avere materialmente contributo a costruire la cattedrale dell’Ausiliatrice in Shillong, suo capolavoro che gli era costato 35 anni di studio, di sudore e fatiche. Le sue mani erano stanche di maneggiare mattoni di cemento. Nel 1970 frate Mantarro era stato insignito dall’ora presidente della Repubblica Giuseppe Saragat della croce di cavaliere dell’ordine al merito della Repubblica. In 42 anni di vita missionaria Mantarro non conobbe vacanze e non volle tornare a rivedere la Sicilia. Il 30 luglio 1971 l’anima sua bella lasciava la terra per il cielo in quell’ospedale che aveva costruito. “Nella domenica 1 agosto 1971, un corteo interminabile accompagnava raccolto e commosso le sue spoglie mortali al cimitero di Shillong” – annotavano i suoi confratelli nel diario della cattedrale. Don Scuderi ispettore dell’Assam in visita a Shillong disse: «Mantarro è veramente un salesiano santo: degno degli onori degli altari». Ed anche il suo paese natale, finalmente, gli ha reso gli onori che merita intitolandogli una piazza e tramandando alle future generazioni il suo amore per il prossimo. Le notizie biografiche sono state raccolte dallo storico locale architetto Salvatore Coglitore.