Alle porte di settembre, la raccolta differenziata rimane ancora prerogativa “esclusiva” del centro storico di Taormina, mentre le frazioni di Trappitello, Mazzeo e Mazzarò ancora aspettano di poter dare il loro contributo alla difesa dell’ambiente. Nei mesi scorsi il primo cittadino, Eligio Giardina, aveva comunicato l’ampliamento della differenziata a tutto il territorio taorminese annunciando che sarebbero stati predisposti in tempi brevi tre centri di distribuzione dei kit che occorrono per fare la differenziata, uno a Taormina presso l’ex “Casa Carnabuci”, uno a Trappitello presso la delegazione comunale ed un altro ancora a Mazzeo, anche lì nella delegazione comunale.
“Fare la differenziata è un’opportunità – aveva affermato il sindaco – che può dare vantaggi alla nostra città, ed è evidente che ridurre i costi per il conferimento consentirebbe un abbassamento della pressione fiscale”. Evidentemente questi buoni auspici, almeno sin qui, non sono bastati per affrettare i tempi ed avviare finalmente la raccolta differenziata in tutto il territorio del comune. Nonostante i buoni esempi siciliani, un fra tutti il “Comune riciclone” di Zafferana Etnea che raggiunto 89% e oggi punta alla quota rifiuti zero, purtroppo, la Perla dello Ionio fatica a distinguersi, e se lo fa non lo fa almeno sin qui in termini positivi.
Rimane bassa, molto bassa, la quota di adesione bassa, intorno al 10% secondo i dati comunicati da Palazzo dei Giurati qualche tempo fa. Eppure, la salvaguardia e il rispetto dell’ambiente è uno dei temi più importanti a livello mondiale, e proprio il sistema di raccolta dei rifiuti è diventato un argomento centrale per le amministrazioni comunali. Sono molti i Comuni italiani che, in varie zone dello “stivale”, hanno adottato delle soluzioni interessanti, fra questi ad esempio l’Emilia Romagna e il Trentino Alto Adige dove l’amministrazione da sempre si è impegnata per migliorare il sistema di raccolta differenziata. In entrambe le regioni molti Comuni hanno avviato una raccolta dei rifiuti “smart” utilizzando dei cassonetti intelligenti.
I cittadini in quel caso possono far aprire i contenitori stradali per la raccolta dei rifiuti indifferenziati, organici e plastica solo mediante l’uso di una smart card o una chiavetta rilasciata in dotazione. Il cassonetto hi-tech riconosce l’utente si apre e permette di gettare il contenuto differenziato all’interno. Il Comune di Trento ha anche creato l’applicazione “100% riciclo”, scaricabile su smartphone, con la quale residenti, aziende e turisti possono avere informazioni precise ed aggiornate sul sistema di raccolta dei rifiuti. Le soluzioni intelligenti, dunque, sono molte ed anche semplici da realizzare: l’unica cosa che serve forse è la voglia di metterle in pratica. E proprio quest’ultima fino ad oggi è decisamente mancata dalle parti di Taormina.