Il consiglio comunale casalvetino andato in scena, ieri sera, ha portato all’approvazione di tutti gli undici punti all’ordine del giorno, tra cui il documento unico di programmazione DUP 2016/2018, quindi il programma triennale delle opere pubbliche per lo stesso periodo. La massima assise cittadina, che all’inizio ha osservato un minuto di silenzio per le vittime del terremoto, si è anche espressa positivamente sul piano comunale delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari e sul contenimento della spesa pubblica, sulla quantità e qualità delle aree e fabbricati da destinare a residenza e attività produttive.
“Siamo soddisfatti. E’ stato un consiglio comunale proficuo – ha sottolineato il presidente del consiglio Carmelo Saglimbeni – ancora una volta la maggioranza che, come sempre, si mostra compatta in queste occasioni importanti”. Tutti presenti i consiglieri ad eccezione di Maimone (assente per motivi lavorativi).
Gli ultimi tre punti all’ordine del giorno, in un clima sereno e propositivo sono stati approvati all’unanimità, ovvero la modifica del regolamento di Polizia mortuaria, il regolamento generale per le entrate comunali ed infine quello della compensazione e rateizzazione dei Tributi.
Tutto risolto per la problematica legata all’aliquota Imu 2015 – 2016 da applicare ai fabbricati diversi dalle abitazioni principale, quella corretta è il 7,6 per mille e non il 9,6. La questione era stata sollevata dalla nostra testata giornalista in un articolo del 22 luglio 2016 a firma di Gianni Arpi.
Infatti, erano state appurate differenze di imposta dovuta tra quella calcolata da un professionista (ragioniere, dottore commercialista) e quella determinata dall’ufficio Imu del piccolo centro collinare. Il comune applicava l’aliquota del 9,6 per mille, mentre i professionisti utilizzavano l’aliquota del 7,6 per mille sulla rendita catastale dell’immobile rivaluta e moltiplicata per il coefficiente (160). La questione era legata alla pubblicazione della delibera di aumento sul sito del Mef.
“Tutto chiarito – afferma il presidente Saglimbeni – i cittadini che hanno pagato somme maggiori di quelle dovute possono presentare domanda per ottenere il rimborso o in alternativa chiedere che l’eccedenza di versamento venga utilizzata per l’Imu dovuta per gli anni successivi”.