S.Teresa di Riva – Non è stato ancora smaltito il successo della Notte Bianca, con il duo inedito Roy Paci-Tinturia, che a S.Teresa già si guarda oltre, al prossimo anno. E si guarda a un nuovo promettente e ambizioso progetto, il primo Jazz Festival della città che già si annuncia come punto di riferimento del settore per la Sicilia orientale. A essere stato investito del prestigioso ruolo di direttore artistico è il maestro Santi Scarcella, santateresino doc ma ormai trapiantato a Roma, musicista e pianista jazz affermato sul piano nazionale e da anni impegnato in progetti che mirano proprio ad esaltare le bellezze e le caratteristiche della nostra terra, la Sicilia. “Sono molto onorato – spiega Scarcella – che il sindaco De Luca, la sera della Notte Bianca davanti a settemila persone, abbia deciso di affidarmi la direzione artistica del primo Jazz Festival della riviera. Dal giorno successivo mi sono subito attivato, perché ritengo che non solo Santa Teresa ma tutta la nostra zona meriti un grande evento. Sento addosso questa responsabilità e mi impegnerò per dare una risposta all’altezza”.
-Maestro ritiene che il nostro comprensorio sia pronto per ospitare un simile evento?
“Si, ne sono convinto. Il nostro territorio, i nostri ragazzi hanno fame di questi eventi, di essere coinvolti e cimentarsi in nuove sfide. E sicuramente il JazzFestival potrà essere una straordinaria occasione per valorizzare il nostro hinterland promuovendo un intelligente turismo culturale. La grossa partecipazione di pubblico al concerto inedito di Roy Paci, che ricordo nasce jazzista, e i Tinturia dimostra che un evento ben fatto con un prodotto di qualità viene premiato dalla critica e dai cittadini”.
-Concerto di cui lei è stato uno dei protagonisti.
“Ho suonato e cantato per quaranta minuti ed è stato davvero un onore far parte di questo progetto ‘Sicilia Bedda’ per Santa Teresa ed essere stato apprezzato da Roy Paci. Quando il denominatore comune è la Sicilia allora tutto si lega”.
Il maestro Scarcella in questi anni è stato portavoce del suo jazzSiciliano (tra le collaborazioni ricordiamo: Steve reich, Scott Reeves, Israel Varela, Kamall Musallam, Santa Cecilia Jazz Orchestra, Nino Frassica, Marisa Laurito, Andrea Mingardi, Lucio Dalla), e proprio in queste settimane si trova in tournée in Sicilia insieme a Giovanni Baglioni, figlio d’arte. “A Catania abbiamo fatto il tutto esaurito – sottolinea il maestro Scarcella – e questa sera, 20 agosto, ci esibiremo a Savoca, che ricordo è il paese dei miei nonni, in occasione della manifestazione Itinera. Sono molto contento di lavorare insieme a Giovanni, uno dei nomi più interessanti ed originali nel panorama della chitarra acustica solista contemporanea”.
-Quanto questi eventi possono stimolare i giovani del nostro territorio a intraprendere la strada della musica e del Jazz?
“La presenza di Roy Paci, dei Tinturia, di Giovanni Baglioni sicuramente sono uno spot formidabile per far attecchire a Santa Teresa e non solo la cultura della musica e la passione per il Jazz. Questo luogo ha bisogno di musica di qualità”.
– Paghiamo forse un gap troppo alto per quanto riguarda la formazione e gli studi?
“Senza dubbio si avverte la mancanza di scuole del settore. L’ideale sarebbe formare i giovani ad essere pronti al salto di qualità quando ad esempio si troveranno ad esibirsi nelle città. Per questo durante il Jazz Festival ho già in mente di organizzare dei seminari in cui gli artisti si confronteranno e si metteranno a disposizione di coloro che vogliono coltivare questa passione”.